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È morto Piero Angela: addio al celebre divulgatore italiano, l’annuncio del figlio Alberto

Alberto Angela ha condiviso un post con poche parole per salutare il padre

È morto Piero Angela: addio al celebre divulgatore italiano, l’annuncio del figlio Alberto

Alberto Angela ha condiviso un post con poche parole per salutare il padre

piero angela

Fulmine a ciel sereno per il mondo della televisione, della radio e della cultura italiana: è morto Piero Angela, uno dei più grandi divulgatori del nostro Paese.

L’annuncio arriva direttamente dal figlio Alberto, altrettanto celebre volto televisivo e che ha seguito le orme del padre. Su Facebook, ha condiviso una foto del padre e scritto: «Buon viaggio, papà». Piero Angela aveva 93 anni.

 

Dalla pagina ufficiale di SuperQuark Rai, un altro messaggio: «Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano».

La firma è di Piero Angela, che aggiunge: «Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese».

Nato a Torino il 22 dicembre 1928, il giornalista, conduttore e divulgatore ha rivoluzionato il modo di comunicare cultura e scienza. Ha dato vita al filone documentaristico sul piccolo schermo in Italia. I primi programmi di divulgazione risalgono all’inizio degli anni ’70: il primo è stato Destinazione uomo, seguito dal 1981 dalla serie Quark.

Un formato, quello di Quark, che si è ispirato molto a quello dei documentari britannici: all’interno mostrava i lavori della BBC di David Attenborough e i cartoni animati di Bruno Bozzetto per spiegare i concetti più difficili. 

Nel 1995 è arrivato poi Superquark, serie nata per contrastare la concorrenza di Mediaset e avere un programma forte in prima serata: i nuovi episodi duravano infatti due ore invece di una. Quindi, nel 2000, l’altro grande programma della sua carriera, questa volta realizzato assieme al figlio Alberto Angela: Ulisse, puntate monografiche incentrate su scoperte storiche e scientifiche.

Piero Angela ha ricevuto 12 lauree honoris causa, oltre alla medaglia d’oro per la cultura della Repubblica Italiana e nel 2021 l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Televisivamente, ha vinto sette Telegatti e alui è stato intitolato – grazie agli astronomi scopritori Andrea Boattini e Maura Tombelli – l’asteroide 7197 Pieroangela, così come la la Babylonia pieroangelai, mollusco gasteropode del mar Cinese.

Nelle prossime ore, senza dubbio, il mondo dello spettacolo e della politica si stringeranno attorno alla scomparsa di un vero gigante della cultura italiana.

Foto: Pietro D’aprano/Getty Images

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