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«Essere famosi è orribile»: Kate Winslet torna sui lati negativi del successo dopo Titanic

L'attrice spiega il vero motivo per cui, dopo il kolossal di James Cameron, si è dedicata soprattutto a produzioni minori

«Essere famosi è orribile»: Kate Winslet torna sui lati negativi del successo dopo Titanic

L'attrice spiega il vero motivo per cui, dopo il kolossal di James Cameron, si è dedicata soprattutto a produzioni minori

Kate Winslet

In una nuova intervista, l’attrice Kate Winslet ha rivelato la vera motivazione che l’ha spinta ad accettare soltanto ruoli minori o film indipendenti dopo l’incredibile successo ottenuto con Titanic di James Cameron. Winslet è tornata ancora una volta sui lati negativi del successo, sostenendo che la fama raggiunta in giovane età sia stata per lei “orribile” e che questo l’abbia dirottata verso produzioni meno rinomate.

La star aveva solo 22 anni quando ha ottenuto il successo con Titanic, diventato il fenomeno culturale che ben conosciamo. Il kolossal ha lanciato lei e Leonardo DiCaprio nell’Olimpo di Hollywood, ma non senza effetti collaterali: «Le giovani donne di oggi sanno usare la loro voce. Io, invece, dopo Titanic mi sentivo obbligata ad apparire in un certo modo o essere una certa cosa. L’invadenza dei media era così costante che la mia vita era davvero poco piacevole».

«I giornalisti dicono sempre: “Dopo Titanic avresti potuto fare di tutto, e invece ti sei dedicata soltanto a progetti piccoli” – ha spiegato Kate Winslet. – Beh, sì, ci mancherebbe altro! Indovinate un po’? Essere famosa era orribile. Ero molto onorata, ovviamente. Avevo venti anni e ho potuto acquistare un appartamento tutto mio. Ma non volevo essere seguita a ogni passo che facevo fuori di casa».

L’attrice ha più volte parlato anche del bodyshaming subito all’epoca e dei numerosi commenti innapropriati della stampa sul suo peso: «All’epoca avrei voluto dire:Non osate trattarmi così. Sono una giovane donna, il mio corpo sta cambiando, lo sto scoprendo in prima persona, e sono profondamente insicura, sono terrorizzata, non rendete il tutto più difficile di quanto già non sia“». Oggi riconosce quanto la stessa industria sia più sensibile su certi temi, anche se a suo dire la strada da percorrere è ancora molto lunga.

Fonte: Variety
Foto: Getty Images / Karwai Tang

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