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Halloween, Jason Blum e John Carpenter insieme per il reboot

Dopo il remake (con tanto di sequel) di Rob Zombie, Michael Myers è pronto a tornare, stavolta mano nella mano con il suo creatore

Halloween, Jason Blum e John Carpenter insieme per il reboot

Dopo il remake (con tanto di sequel) di Rob Zombie, Michael Myers è pronto a tornare, stavolta mano nella mano con il suo creatore

Michael Myers è pronto a tornare. E stavolta lo farà accompagnato dall’uomo che nel 1978 l’ha portato al cinema: John Carpenter. Con Halloween – La notte delle streghe, il regista lasciava la sua impronta indelebile sul genere slasher, proponendo un film che aveva più le caratteristiche di un thriller che di un horror in stile Non aprite quella porta, uscito quattro anni prima. Myers è il killer semi-soprannaturale, indistruttibile, che ti spia mentre attraversi il vialetto sino alla porta di casa tua, un luogo ben lontano dall’essere sicuro quando c’è lui nei paraggi. Una forza della natura – come ama definirlo Carpenter – già riproposta su grande schermo da Rob Zombie e ora decisa a recuperare le antiche atmosfere, grazie anche alla Blumhouse di Jason Blum, a oggi la più profilica fabbrica horror di Hollywood.

È stato infatti il produttore di saghe quali Insidious, La notte del giudizio e The Conjuring ad annunciare il progetto attraverso un evento organizzato a Los Angeles, a cui ha partecipato lo stesso Carpenter, che ha dichiarato: «Credo che i remake non abbiano preso la direzione giusta, o almeno quella che avrei voluto. Michael Myers non è un personaggio comune, non è nemmeno un persona, o comunque non completamente. È una forza soprannaturale. È come il vento, un vento malefico. Così cercheremo di recuperare questo tipo di sensazione. 38 anni dopo l’originale, aiuterò a rendere il decimo sequel il più spaventoso di tutti». Purtroppo lo farà stando lontano dalla macchina da presa, ma prendendo comunque parte attiva nel processo creativo – oltre che produttivo – del film.

La trama è ancora avvolta nel mistero e in merito Blum spiega: «Non facciamo i vaghi solo per tenervi sulle spine, ma perché neanche noi sappiamo molto. Ma non vogliamo concentrarci troppo sulla backstory, non ne abbiamo bisogno. Vogliamo tornare alle radici di quella paura».

A produrre, insieme a Blum e Carpenter, anche Malek Akkad, già dietro a numerosi capitoli del franchise e figlio di Moustapha Akkad, produttore del film del 1978.

Fonte: Collider

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