Instancabili fratelli Coen. Dopo gli Oscar vinti per Non è un Paese per vecchi , e prima ancora dell’uscita del loro prossimo film (la commedia A Serious Man), Joel ed Ethan sono già al lavoro su un altro progetto: per la seconda volta – dopo Ladykillers – si confrontano con il remake di un classico della storia del cinema, Il Grinta di Henry Hathaway, datato 1969. I fan di quel mitico western (che valse un Oscar, l’unico della sua carriera, a John Wayne), però, sono avvisati: il nuovo film, prodotto da Scott Rudin, non sarà una semplice trasposizione, ma una rilettura del romanzo di Charles Portis Un vero uomo per Mattie Ross, cui era ispirato il film originale. Lo script (firmato dagli stessi Coen) dovrebbe ripercorrere quello di allora (una ragazzina vuole giustizia dopo l’omicidio del padre, e trova l’aiuto del vecchio sceriffo Rooster Cogburn detto il "Grinta"), ma da un diverso punto di vista, con la vicenda osservata dalla prospettiva della giovane, e non dell’uomo di legge. Ancora tutto da definire il cast, che comunque dovrà vedersela con modelli più che autorevoli: oltre a Wayne, tra i pistoleri del ’69 c’erano anche due giovani di belle speranze, Robert Duvall e Dennis Hopper. Il nuovo progetto ne fa slittare un altro che i Coen avevano precedentemente annunciato: quello dell’adattamento del libro Il sindacato dei poliziotti Yiddish di Michael Chabon, in cui l’autore parte da un singolare interrogativo: cosa sarebbe successo se, come aveva proposto Roosevelt, l’Alaska, e non Israele, fosse diventata dopo il 1945 la patria degli ebrei? Per avere la risposta (cinematografica) pare che dovremo attendere ancora un po’.
Ga. Ba.
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