«Il cambiamento è essenziale». Kathryn Bigelow sulla discriminazione di genere

La regista premio Oscar si unisce agli appelli delle attrici contro la mortificazione delle donne a Hollywood

Dopo gli appelli accorati di Patricia Arquette e Keira Knightley, e le accuse intense ed esasperate di Anna Kendrick, si unisce al dibattito attualissimo e necessario sulla discriminazione di genere nel mondo del cinema anche la regista premio Oscar Kathryn Bigelow, una delle più importanti filmmaker di sesso femminile dell’ambiente.

La donna ha commentato la richiesta, da parte dell’American Civil Liberties Union, di attuare un’indagine governativa sulle discriminanti assunzioni di registe che avvengono a Hollywood, nel mondo cinematografico e televisivo.

«Ho sempre creduto fermamente che ogni autore e autrice debba essere giudicato solamente per il suo lavoro, e non per il suo lavoro basato sul proprio sesso», ha affermato la Bigelow in una dichiarazione a Time.com. «Hollywood è, in teoria, una comunità di pensiero e persone progressiste, eppure questa situazione tremenda per le registe persiste tuttora. La discriminazione di genere stigmatizza la nostra intera industria. Il cambiamento è essenziale. L’assunzione, a prescindere dal genere, è essenziale».

In sé, la Bigelow rappresenta un’eclatante eccezione, che parla già da sola: è infatti l’unica regista donna nella Storia del Cinema ad aver vinto l’Oscar come Miglior Regista e Miglior Film con il suo The Hurt Locker.

FonteThe Hollywood Reporter
Foto: GettyImages

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