Per quanto riguarda, invece, tutti i significati politici che si nasconderebbero dietro Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Nolan spiega: «Ho trovato sorprendente la quantità di esperti che si è espressa nel cercare interpretazioni politiche del film e non capire che, facendo così, si finiva per ignorare fette enormi della storia e snaturare la pellicola. Il film non ha nessuna intenzione di essere politicamente schierato o di fare passare concetti politici».
E rispetto al crescere continuo dell’azione, Nolan non contiene il suo entusiasmo: «Abbiamo cercato in tutti i film di far crescere il livello di azione e tensione. In particolare ne Il cavaliere oscuro, dove l’azione non rientra nei soliti canoni, a differenza di Batman Begins, che è decisamente più tradizionale. Abbiamo tentato a spingerci oltre. L’azione parte con piccole cose, per poi trasformarsi in una valanga, a cui si aggiungono la musica e gli effetti sonori, costruendo un livello di tensione che continua a crescere. E’ una strategia rischiosa, perché rischi di esasperare il pubblico, ma per me è l’approccio più interessante per un film d’azione. Ho provato a fare lo stesso con Inception, costruendo diversi livelli di tensione, per poi fonderli insieme alla fine».
(Fonte: Filmcomment)
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