Il 2024 appena iniziato ha visto il debutto sul grande schermo de Il ragazzo e l’airone, l’ultimo capolavoro dell’amato maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki.
Come per i precedenti film, anche in Il ragazzo e l’airone Miyazaki ha attinto a piene mani dal mondo dell’arte, inserendo al suo interno vari riferimenti sparsi ad alcuni celebri dipinti, non risparmiando inoltre omaggi letterari e cinematografici.
Nel film è infatti possibile cogliere dei richiami a pittori come Giorgio de Chirico e Diego Velázquez, a registi come Federico Fellini e una citazione diretta alla Divina Commedia di Dante con il verso “fecemi la divina potestate“, tratto dal terzo canto dell’Inferno.
POTETE VEDERE QUI I RIFERIMENTI NASCOSTI IN IL RAGAZZO E L’AIRONE (è necessario essere loggati a Instagram)
Ispirato a sua volta al romanzo omonimo del 1937 di Genzaburō Yoshino, il film ha richiesto più di dieci anni di lavorazione ed è il primo progetto firmato dal leggendario fondatore di Studio Ghibli ad essere stato realizzato dopo il suo ritiro avvenuto nel 2013. A seguire qui sotto potete leggere la sinossi ufficiale del film:
Ambientata in Giappone durante la seconda guerra mondiale, la storia è incentrata su un ragazzo di nome Mahito che perde la madre in un incendio. Poco tempo dopo, il padre sposa la sorella minore della defunta moglie, Natsuko, e trasferisce l’intera famiglia nella grande casa di campagna dei suoi antenati. Mahito, risentito nei confronti di Natsuko per aver preso il posto della madre, si distrae esplorando l’area intorno alla casa scoprendo una misteriosa torre nella quale gli viene tuttavia proibito di entrare. Il ragazzo fa amicizia anche con uno strano airone cenerino parlante che gli rivela di come la madre sia in realtà viva ma rinchiusa nella torre in attesa di essere salvata. Mahito, dapprima rinnega questa sconvolgente verità, tuttavia scopre che l’airone non gli ha mentito e decide di andare alla ricerca della matrigna che, nel frattempo, è scomparsa misteriosamente proprio all’interno della misteriosa torre. Una volta entrato, Mahito viene trasportato in un universo alternativo fatto di magia dove la sua ricerca lo mette in contatto con nuovi amici ma anche con tanti nemici.
Cosa ne pensate dell’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki? Avete colto altri riferimenti a delle opere d’arte? Fatecelo sapere nei commenti!
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Foto: MovieStillsDB
Fonte: Lucky Red
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