Continuano a spuntare sul web degli interessanti retroscena dal set di Joker, il film diretto da Todd Phillips che si è portato a casa il Leone d’Oro all’ultima edizione del Festival di Venezia, aggiudicandosi inoltre – visto l’enorme successo in sala – il titolo di cinecomic più redditizio della storia.
E dopo essere venuti a conoscenza degli esilaranti poster creati dal protagonista Joaquin Phoenix in vista di un ipotetico sequel, scopriamo che il suo entusiasmo per il progetto in questione non si era limitato a questo.
Come sappiamo, Joker vanta infatti diverse scene fuori script che sono state frutto della fantasia dell’attore, come ad esempio quella del frigorifero, aggiunta dal regista per assecondare uno dei migliori momenti di improvvisazione dell’attore.
Ma stando a quanto rivelato dallo stesso Phillips, esisteva anche un’altra scena – che l’autore descrive come “fantastica” – che è stata rimossa dal montaggio finale perché considerata troppo eccessiva. Addirittura per un film vietato ai minori!
Spiega il regista in un’intervista con SBIFF Cinema:
«Una delle cose grandiose di Joaquin è che lui è sempre pronto a provare. Quindi, dato che a volte finivamo le nostre giornate di lavoro in anticipo, abbiamo iniziato a fare questa cosa, Joaquin e io, che abbiamo definito uno studio sull’insonnia. Era un nostro momento divertente, tipo: “Ci resta un’ora al giorno, sfruttiamo questa cucina! Joaquin facciamo qualcosa sul lavandino o sul frigorifero e installiamo solo due telecamere”. Larry Sher stava dietro alla prima, Jeff Groth alla seconda, e facevamo queste scene. Il frigorifero era una di quelle. Non era nella sceneggiatura, era qualcosa che Joaquin aveva semplicemente fatto. E ne avevamo anche altre. Oltre al frigo, c’è solo un altro di questi momenti nel film, ed è quello in cui lui ride dopo essere andato nell’appartamento di Zazie Beetz […] Ce ne sono stati anche altri due o tre, di cui uno nella vasca da bagno che era fantastico, ma non credo che avremmo potuto davvero includerlo in un film, nonostante fosse R-rated. E non perché fosse pornografico, era solo… folle.»
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