Stan Lee è apparso in ogni singolo Marvel movie e sin dalle prime apparizioni i fan hanno speculato molto e teorizzato sulla sua vera identità.
La teoria più diffusa è che in realtà Stan Lee sia l’avatar umano di Uatu l’Osservatore (personaggio inventato da Lee e Kirby appartenente alla saga dei Fantastici 4), e questa volta Kevin Feige ha confermato che l’apparizione di Lee in Guardiani della galassia Vol. 2 si riferisca proprio a quell’idea.
ATTENZIONE SPOILER! Leggete solo se non vi importa di rovinarvi il cameo nel sequel di Guardiani o se avete già visto il film.
«Sì, abbiamo sempre pensato che sarebbe stato divertente» ha confermato Feige. «Stan Lee ovviamente esiste al di sopra e aldilà di tutti questi film. Così il fatto che potesse apparire in una sorta di cosmico pit stop mentre i Guardiani sono impegnati in una serie infinita di salti temporali, ci sembrava molto divertente. James ha avuto quest’idea e ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di ripeterla anche nella scena post-credits. Lui racconta di essere stato un impiegato della Federal Express (cosa che succedeva effettivamente in Captain America: Civil War) e così diventa chiaro che è lo stesso personaggio che continua a ripetersi in tutti questi film».
E in effetti lo vediamo parlare con tre individui che hanno esattamente le sembianze degli Osservatori nei fumetti.
E questo diventa interessantissimo anche per un’altra ragione. Gli Osservatori sono tradizionalmente personaggi di Fantastic Four e con loro e il Pianeta Ego dentro il Marvel Cinematic Universe, sarebbe facile ipotizzare che la Marvel si sia accaparrata i diritti del franchise o quanto meno dei suoi villain. Chissà, anche alla luce delle dichiarazioni di James Gunn di oggi sull’ambientazione dei futuri film Marvel, forse potremmo vedere Galactus fare il suo ingresso in Avengers: Infinity War…
Qui sotto la foto di Lee in versione fattorino della FedEx in Captain America: Civil War:
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