La Cei attacca Caos calmo, il cinema italiano risponde

Don Nicolò Anselmi chiede una "obiezione di coscienza" a Nanni Moretti e Isabella Ferrari, protagonisti della famosa scena hot. Increduli i colleghi

Il mondo del cinema italiano incredulo di fronte all’accusa della Conferenza Episcopale Italiana contro Caos calmo di Antonello Grimaldi, al primo posto nella classifica dei film più visti dello scorso weekend. A parlare è don Nicolò Anselmi, responsabile della Cei per la pastorale giovanile, che si scaglia contro la scena di sesso che vede coinvolti il protagonista Nanni Moretti e Isabella Ferrari. “Sono rimasto deluso da un bravo regista nonché coraggioso idealista come Moretti – sono le parole del sacerdote – e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari. Mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d’amore aperto alla vita, a un figlio». E aggiunge la frase che scatena la polemica: “Sarebbe bello che qualcuno di questi professionisti facesse obiezione di coscienza e si rifiutasse di girare scene erotiche volgari e distruttive. Caro Nanni e cara Isabella, contiamo sulla vostra passione educativa». Il mondo del cinema italiano non ci sta e reagisce con incredulità alle esternazioni di Anselmi: per Ferzan Ozpetek “il film emoziona non certo per quella scena: solo chi non è libero è ossessionato dal sesso», Margherita Buy ironizza invece dicendo: “Obiezione di coscienza? Ma cos’è, una battuta?». Il commento più inatteso arriva però da Agata Apicella, madre di Moretti: “Mio figlio Nanni non è mai stato volgare. Io l’ho educato bene». Il caso (o il caos?) continua…

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