A quasi un anno di distanza dalla morte di Bill Paxton per via di alcune gravi complicazioni dopo un intervento al cuore, la sua famiglia ha ufficialmente denunciato l’ospedale in cui era ricoverato, così come il chirurgo che l’ha operato.

La causa intentata contro la Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles sostiene che il medico in questione, Ali Khoynezhad, abbia adottato «un approccio chirurgico insolito e ad alto rischio» che non solo non era necessario, ma che non era nemmeno capace di compiere a dovere per mancanza di esperienza. La famiglia di Paxton, inoltre, afferma che l’ospedale sapesse bene come il chirurgo fosse solito «buttarsi in operazioni anticonformiste mostrando un giudizio subottimale», senza però fare mai nulla al riguardo. Per via del suo fallimento, Bill avrebbe quindi sofferto di eccessivo sanguinamento, shock cardiogeno, e danni all’arteria coronaria.

Per il momento, la Cedars-Sinai non ha rilasciato nessun commento pubblico sulla questione.

Fonte: The Guardian