La guerra dei cinepanettoni 2013: chi vince e chi perde

Dopo aver visto Colpi di fortuna, Un fantastico via vai e Indovina chi viene a Natale?, Best Movie dice la sua sul fenomeno dei film di Natale tanto cari al pubblico italiano

Il Natale di quest’anno sembra un ritorno al passato con la tradizionale sfida tra il cinepanettone doc targato Aurelio De Laurentiis (Colpi di fortuna) e il nuovo Pieraccioni (Un fantastico via vai), come ai vecchi tempi dei fasti del produttore Vittorio Cecchi Gori. Tra i due litiganti si inserisce un terzo contendente al podio di re degli incassi delle Feste, ovvero Fausto Brizzi con il suo “remake” Indovina chi viene a Natale?. Chi vincerà la gara? Uno dei tre contendenti? O alla fine Zalone cannibalizzerà il box office oscurando tutti quanti?

Noi di Best Movie, dopo aver visto tutti e tre i titoli, un’idea ce la siamo fatta, specie riguardo alle realistiche possibilità di sopravvivenza del cinepanettone tradizionale, e siamo pronti a condividerla con voi. Che il cinepattone fosse in crisi già da anni, specie dopo la rottura della mitica coppia Boldi-De Sica, non è un mistero per nessuno. Tanto meno che questa crisi prolungata abbia sparigliato le carte, determinando nuove tendenze come quella de I soliti idioti o del già citato Zalone. De Laurentiis, vecchia volpe produttiva, ha provato a svecchiare il suo format storico, introducendo dapprima nuovi partner che potessero affiancare De Sica (i Natale a… in coppia con Ghini), decidendo poi di rinnovare il parco attoriale, sbarazzandosi dei comici storici e rivolgendosi ai nuovi volti in voga (nell’ultimo film si dividono la scena Luca e Paolo, ma anche Lillo e Greg, e Mandelli), ma che il risultato sia vincente è opinabile.

Chiariamo subito che qua non si vuole applicare nessun criterio critico troppo serioso per giudicare i film in questione. Dal cinepanettone ci aspettiamo solo una cosa: che faccia ridere, anzi che ci faccia sbellicare, meglio ancora se in compagnia di amici e parenti. Più che con i consueti parametri estetici bisognerebbe avere a disposizione un risatometro per valutare le commedie prese in esame. Se lo avessimo in dotazione, ecco quale sarebbe il risultato:

1. Indovina chi viene a Natale?
Fausto Brizzi è stato sceneggiatore di lungo corso dei film di Neri Parenti insieme al collega Marco Martani e conosce bene i meccanismi comici che fanno scattare la risata. Innesta il cinema situazionista tipico del cinepanettone in una sorta di remake di Indovina chi viene a cena?, con un disabile al posto di un uomo di colore, e il gioco è fatto. Dei tre film natalizi è sicuramente il più divertente, grazie soprattutto all’apporto di tre attori di consumata esperienza come Abatantuono, la Finocchiaro, Bisio e Buccirosso, che solo a vederli… La miccia narrativa di Raoul Bova senza braccia non ci fa impazzire, ma le reazioni che innesca negli altri sono divertenti. VOTO: 3/5

2. Un fantastico via vai
Pieraccioni
viene sbattuto fuori casa dalla moglie convinta che abbia un’amante. Lui si ritrova in un appartamento di universitari molto bellini. Prima cerca di fare il giovane, poi si accorge che il tempo per certe cose è scaduto, mette a posto la vita dei suoi nuovi giovani amici e torna a casa con nuovo slancio. Il buon Leo, da sempre il più garbato dei cinepanettonari, gioca la carta della commedia sofisticata, non rinunciando alle gag tipiche del suo stile, ma cercando di dare una struttura più coesa al racconto. Rinuncia alla bambolona latinoamericana tipica delle sue storie e si improvvisa consigliere sentimental/esistenziale di un gruppo di ragazzi. Una bella prova di maturità per l’ex Peter Pan toscano; peccato che si sorrida molto, ma si rida pochissimo. Lo smalto dei tormentoni di Universitari e Il ciclone, i due film che lo lanciarono agli esordi,  ormai si è perso, e il comico dovrebbe rinunciare a fare tutto da solo e trovare un autore che lo aiuti a vivacizzare i dialoghi. VOTO: 2/5

3. Colpi di fortuna
… e anche di sonno. Non bastano Luca e Paolo, Lillo e Greg, Mandelli e il buon vecchio De Sica a suscitare la risata. De Laurentiis deve munirsi velocemente di un bravo sceneggiatore, pena la decadenza del genere da lui lanciato. Il film si divide in tre episodi: nel primo Luca e Paolo vincono al lotto, ma hanno perso il biglietto e devono trovarlo. Il contesto napoletano non giova alla coppia comica, che stranamente non fa ridere, né con le gag slapstick né con le battute. Il secondo, quello con De Sica scaramantico e Mandelli iettatore, è il più divertente, una piccola chicca a cui giova la classica caratterizzazione da “solito idiota” del più giovane. Non  staremo qui a vivisezionare l’episodio di Lillo e Greg, con tanto di cameo della Carrà a chiosare il tutto. Un episodio buono su tre non salva il film, che per noi merita il gradino più basso del podio. VOTO: 1/5

Dovessimo fare un pronostico punteremmo su Brizzi, visti i già non ottimi risultati al botteghino di Pieraccioni al week end d’esordio, ma c’è anche la possibilità che la gente preferisca tornare a vedere Zalone una seconda e una terza volta e che chi fino ad ora ha resistito alle seduzioni di Checco si faccia convincere dagli amici. Che il cinepattone classico sia giunto al capolinea? Agli incassi l’ardua sentenza, ma sulla base di quanto visto non saremmo pronti a scommettere su una sua lunga vita, se De Laurentiis & Co. non correranno ai ripari.

 

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