Zach Braff non ha preso bene l’articolo pubblicato dalla testata Vice l’altro ieri che ha demolito il film diretto e interpretato dall’attore di Scrubs, La mia vita a Garden State, definendolo «un film terribile in modo nauseante e che il pubblico dovrebbe vergognarsi di averlo reso un film di successo».
L’articolo, firmato da Dan Ozzi, ci va giù davvero duro: «Garden State è stato realizzato undici anni fa, nel 2005, per una nazione di adulti bambini ed è il classico noiosissimo indie, che avrebbe potuto coinvolgere anche Zooey Deschanel e Michael Cera» ha scritto il giornalista Dan Ozzi nel suo articolo, che ha pubblicato in occasione del 10° anniversario del film.
Braff ha criticato parecchio Ozzi e Vice per essere stati così terribilmente crudeli.
Ecco cosa ha scritto al giornale: «Vice, mi piace molto il vostro tipo di giornalismo. Siete meglio di questo articolo molto crudele sul mio film»
E all’articolista del pezzo, a cui ha detto: «Dan Ozzi. Scommetto che sei un bravo ragazzo. Perché scrivere qualcosa di così crudele? Tu sei uno scrittore!!! Era il mio primo film!!! Per cosa? Per i click?»
Molti followers si sono schierati dalla parte dell’attore-regista, ma non è mancato chi ha criticato il film e la piagnucolosità di Natalie Portman.
Alla fine, il giornalista si è scusato e ha mostrato a Braff la sua collezione completa delle stagioni di Scrubs, per provargli che ama vederlo all’opera.
In effetti, un sentimento di insicurezza nei cronti della bontà o meno del film, lo nutriva anche la Portman stessa, che aveva iniziato a dubitare del film quando questo era stato preso in giro durante il programma “Broad City”. L’attrice infatti aveva detto: «Quando le persone che reputi più fighe, non apprezzano un tuo film, anche tu cominci a sentirti insicuro».