La New Orleans di Brad Pitt

Il suo ambizioso progetto di ricostruzione sta diventando realtà: le prime famiglie sono già entrate nelle nuove case, tutte ecosostenibili

Lo aveva detto Brad Pitt, il suo sogno nel cassetto è sempre stata l’architettura, a cui si sarebbe certamente dedicato se non fosse riuscito a trovare la sua strada a Hollywood. Ma ora che è un superdivo, può permettersi di rispolverare la sua vecchia passione, e di tramutarla in realtà. L’idea gli è venuta mentre sorvolava nel 2005 la New Orleans devastata dall’uragano Katrina: voleva fare qualcosa, in un momento in cui mancavano  finanziamenti e progetti per il futuro. Ne è nato Make It Right , iniziativa benefica che abbina alla raccolta fondi un ambizioso piano di ricostruzione del Lower 9th Ward (150 case in quello che era uno dei quartieri più poveri della città) firmato da lui stesso, che ha poi affidato a 14 studi di architettura di mezzo mondo la stesura dei dettagli, per fare delle nuove case esempi perfetti di costruzioni ecosostenibili, con tanto di materiali a impatto zero, riscaldamento geotermico, pannelli solari, sopraelevazione e predisposizione di vie di fuga attraverso i tetti. I primi frutti stanno arrivando adesso, con alcune famiglie che hanno potuto abbandonare le tende rosa in cui hanno vissuto per tre anni tornando a una vita normale. E proprio quei teloni rosa che erano stati scelti da uno studio di Berlino come simbolo di speranza del Pink Project (sempre ispirato da Pitt) serviranno ora per contribuire alla raccolta fondi, trasformati dall’Istituto dei ciechi di New Orleans in shopping bag che saranno presto messe in vendita su www.makeitrightnola.org e www.graftlab.com, dove è sempre possibile dare il proprio contributo alla ricostruzione.

Da.Mo.

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