Qualche mese fa vi abbiamo riportato la notizia che la figlia sedicenne dell’attore, Meadow, e poi il padre di Paul Walker, avevano deciso di fare causa alla Porsche per negligenza nei controlli e omissione di soccorso per l’incidente d’auto dove persero la vita l’attore e Roger Kodas il 13 novembre 2013.
Nei giorni scorsi, il giudice distrettuale Philip Gutierrez ha respinto la richiesta della vedova dell’amico di Walker, Kristine Rodas, stabilendo che la casa automobilistica non è responsabile dell’incidente. Secondo il giudice, la vedova non è riuscita a dimostrare durante le udienze la presunta assenza di dispositivi di sicurezza che avrebbero potuto salvare la vita al marito e a Walker. Secondo la corte lo schianto della vettura contro un albero è stato causato dall’alta velocità e non da problemi alle sospensioni e deboli protezioni laterali che causarono l’esplosione del serbatoio del carburante in una palla di fuoco. Il giudice ha respinto questa teoria principalmente perché dall’autopsia di Rodas è emerso che l’uomo è morto per le ferite letali riportate nell’impatto e non per le fiamme dovute all’esplosione del serbatoio.
L’avvocato della vedova ha mandato via mail all’Hollywood Reporter un comunicato stampa dove dichiara che la decisione è «fallimento della giustizia che speriamo possa rovesciarsi in appello».
Questa disposizione non avrà però alcun impatto sugli altri due procedimenti legali promossi dal padre e da Meadow, la figlia sedicenne di Walker.
Ricordiamo che fin da subito la Porsche se ne era lavata le mani. Queste le parole dell’avvocato di Meadow nel ricorso depositato in tribunale: «Senza questi difetti nella Porsche Carrera GT, Paul Walker sarebbe ancora vivo oggi».
Vi terremo aggiornati sui risvolti di questa causa.
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Fonte: THR
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