Denis Villeneuve ha recentemente dichiarato al Times di Londra che “i film sono stati corrotti dalla televisione”.
“Francamente, odio i dialoghi – ha detto il regista alla pubblicazione -. Il dialogo è per il teatro e la televisione. Non ricordo i film per la buona battuta, ricordo i film per l’immagine forte. Non mi interessa affatto il dialogo. Immagine e suono puri, questo è il potere del cinema, ma è qualcosa di non ovvio quando si guardano i film oggi. I film sono stati corrotti dalla televisione”.
“Perché la TV ha vissuto un’età dell’oro e i dirigenti pensavano che i film dovessero copiarne il successo? – lo ha chiesto il Times a Villeneuve, al quale lui ha risposto – Esattamente”.
“In un mondo perfetto, farei un film avvincente che non sembri un esperimento ma non contenga nemmeno una sola parola – ha continuato -. La gente usciva dal cinema e diceva: ‘Aspetta, non c’erano dialoghi?’ Ma non ne sentirà la mancanza”.
A quanto pare, dunque, il regista ha dei piani decisamente più estremi per il proseguo della sua carriera, e pensa a radicalizzare il suo stile in linea con quanto fatto da altri cineasti contemporanei che si sono mossi a cavallo, come lui, tra mainstream e autorialità (si pensi ad esempio a come Refn ha asciugato molto i dialoghi nei suoi film e nelle sue serie, lavorando più su un’astrazione dell’immagine).
“Mi fido del pubblico – ha detto Villeneuve quando il Times ha parlato della durata del film -. Questa storia è troppo densa. Non farei mai Dune come un unico film. Questo era l’unico modo in cui potevo avere successo”.
Dune – Parte 2 è stato accolto benissimo dalla critica (qui le reazioni al film, mentre QUI trovate la nostra recensione), mentre il regista ha già dichiarato che col terzo film si chiuderà la sua esperienza nell’adattamento
Foto: Getty
Fonte: Variety
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