Ospite al Reykjavik International Film Festival per ricevere un premio alla carriera, il regista David Cronenberg (Maps to the Stars) ha tenuto una conferenza stampa nella quale si è espresso su diversi argomenti, dalla sua carriera fino alla continua diatriba tra digitale e pellicola, spendendo anche qualche parola in merito alla sua tenacia nel non essersi mai inginocchiato di fronte alle spietate regole del mercato.
Cronenberg è sempre riuscito a portare in sala le sue opere integre, da lui montate e supervisionate. Ammette con estrema calma che tutto sta nel non instaurare collaborazioni con diverse case di produzione, citando al riguardo la Weinstein Company: «Il mio è un machiavellico sovversivismo canadese. E poi la prima regola per fare film è: mai lavorare con i co***oni! Non voglio fare nomi -i fratelli Weinstein, che mentre tu stai montando il tuo film, loro ne stanno già montando una versione completamente diversa».
Il regista si è poi espresso in favore del digitale: «Credo sia di gran lunga superiore alla pellicola. Anche importanti registi come Steven Spielberg, che amano la pellicola, alla fine usano il digitale in sala montaggio e per la saturazione dei colori. La Kodak sostiene che la pellicola sia migliore, ma non importa. Dimentichiamocene. Le pellicole che uscivano prima al cinema erano orrende se paragonate a quelle che produciamo adesso in digitale». Ma un lancia a favore della pellicola la spezza: «L’unica cosa che mi manca davvero della pellicola è l’odore in sala montaggio. Però si potrebbe iniziare a comprare un deodorante apposito. Dovrebbero cominciare a produrre L’Eau de Kodak!».
Fonte: Indiwire
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