Mario Monicelli è morto: il cinema perde il maestro de La grande guerra

Il regista si è buttato dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato da domenica per un tumore alla prostata. Aveva 95 anni

Mario Monicelli è morto. Aveva 95 anni e soffriva di un tumore alla prostata. Da domenica era ricoverato nel reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni di Roma e ieri sera, alle 21 circa, si è lanciato dal quinto piano del nosocomio, togliendosi la vita. Il suo corpo, come riporta il Corriere, è stato trovato a terra, vicino al pronto soccorso dal personale sanitario dell’ospedale.

Il regista non ha lasciato nessun biglietto, nessuna spiegazione agli amici e parenti che sono accorsi sul posto, insieme agli agenti del commissariato Celio – che hanno ricostruito l’accaduto – e la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

Insieme a Dino Risi e Luigi Comencini, Mario Monicelli è considerato uno dei padri della commedia all’italiana. Tra i suoi capolavori, ricordiamo ad esempio I soliti ignoti (1958) con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale e La grande guerra (1959) – con Gassman e Alberto Sordi, che gli valse il Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia e sua prima nomination all’Oscar.

Oltre ad essere stato regista e sceneggiatore, Monicelli ha prestato il suo volto anche per qualche cammeo come attore: come ad esempio in Sotto il sole della Toscana, nel 2003, oppure dando la voce al nonno di Leonardo Pieraccioni nel Ciclone.


(Foto Kikapress)

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