La pietra che si rivolta, respinge, talvolta però asseconda. Una figura quasi messianica, ancorata al bianco della pietra, alla purezza di visione divina, celestiale ancor prima che artistica, a caccia di eternità. Nelle grazie del creatore, ancor prima che del genio umano.
Parla di tutto questo Michelangelo Infinito, documentario sull’arte visto in sala dal 27 settembre al 3 ottobre che rientra a pieno titolo in quel novero di opere che ultimamente hanno proliferato al cinema – ed è una buona notizia, sul piano culturale – incontrando un ottimo favore e una risposta entusiasta da parte del pubblico, indubbiamente attratto dalla cornice e dalla percezione dell’evento da assaporare in sala.
Di seguito, dopo la sinossi ufficiale, trovate il link per leggere la nostra recensione.
Il film traccia un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo, da una parte schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie, di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese in ultra definizione (4K HDR) e da punti di vista inediti ed esclusivi, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso evoluti e sofisticati effetti digitali.
MICHELANGELO INFINITO: LA NOSTRA RECENSIONE
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