Non solo l’universo Marvel, Jeremy Renner è una star apprezzata anche del cinema action. Oltre ad aver sostituito brevemente Matt Damon nel ruolo di protagonista nella saga di Jason Bourne, lo abbiamo visto per ben due volte al fianco di Tom Cruise nel franchise di Mission: Impossibile. In questo caso, però, non c’è stato “due senza tre” e per un motivo preciso.

L’attore, reduce dal terribile incidente che gli è quasi costato la vita, ha raccontato durante un’ospitata al podcast Happy Sad Confused perché avesse rifiutato di vestire di nuovo i panni dell’agente William Brandt visto nel 2011 in Mission: Impossible – Protocollo Fantasma e nel 2015 in Mission: Impossible – Rogue Nation.

«Ricordo che hanno tentato di portarmi oltre oceano per una settimana – ha detto Jeremy Renner – solo per poter uccidere il mio personaggio». Una prospettiva che lo ha allontanato nettamente dalla possibilità di tornare per Mission: Impossible – Fallout del 2018: «Gli ho detto che no, non avrebbero potuto farlo. Non mi avrebbero trascinato fino a là solo per uccidere il mio personaggio. Se volevano farlo e usare il mio personaggio, avrebbero dovuto farlo nel modo giusto».

Renner è andato anche oltre, rivelando di aver gridato contro il regista Christopher McQuarrie: «Gli ho detto: ‘Amico, non farete questa cosa a me, non mi farete un torto del genere‘». Risultato: William Brandt è semplicemente sparito dai radar dopo Rogue Nation. L’attore, tuttavia, si è detto disponibile a tornare in una recente intervista con Collider.

Lo rivedremo quindi? Tutto dipende da cos’avranno intenzione di fare al suo personaggio…

Fonte: Happy Sad Confused