Intervistato da Collider, il regista Christopher Nolan ha raccontato i retroscena del film con Leonardo Di Caprio, Inception (in Italia il 3 settembre 2010). Nolan ha innanzitutto spiegato che ha creato un’atmosfera misteriosa intorno al film, pur dovendo promuoverlo, perché ha vissuto da spettatore le più gratificanti esperienze cinematografiche, proprio quando non sapeva cosa aspettarsi da un film, come gli capitò nel ’77 all’uscita di Guerre Stellari. Anche da regista Nolan ritiene che questo sia il modo migliore preparare l’uscita di un film in arrivo, dare alla gente un motivo per andare a vederlo, senza parlarne prima (anche perché «è un po’ difficile»), ma senza nemmeno nasconderlo nella massima segretezza. Il regista ha poi rivelato di aver raccontato l’idea del film ai produttori già dopo aver girato Insomnia (2002), ma si accorse di non essere pronto per svilupparlo, di non sapere come affrontarlo dal punto di vista emozionale. Negli ultimi 10 anni Nolan era riuscito soltanto a strutturare il film nella sua testa, finché Leonardo Di Caprio entrò a far parte del progetto. Grazie all’attenzione che l’attore riserva al lato emozionale dei suoi personaggi, Nolan è riuscito a trovare la connessione emotiva che gli serviva per finire il lavoro, aspetto che gli è ancora indispensabile per tenere vivo il suo interesse in un progetto abbastanza a lungo da portare a termine.
Com’è nata l’idea
A proposito dell’idea portante del film – rubare l’idea di qualcuno dalla sua mente –, il regista di Batman Begins ha affermato di non ricordare di preciso da dove sia venuta, ma solo di aver «esplorato l’idea di condividere uno spazio onirico, di entrare in uno spazio onirico e di condividere un sogno con qualcuno». Quello che, poi, ha attratto Nolan, il vero punto di partenza, è stata l’idea di rubare qualcosa dal cervello di una persona, abusando di una tecnologia in grado di farlo (come vedremo nel film, ovviamente).
Il lavoro sul set
In un’altra parte dell’intervista, Christopher Nolan ha rivelato di non fare uso di previsualizzazioni (qualunque tecnica che consenta di visualizzare una scena prima di girarla) e di utilizzare poco lo storyboard. Visto che esiste un ottimo lavoro di squadra, basato sulla fiducia in chi lavora ai suoi film, Nolan ritiene che non sia necessario sapere sempre cosa deve succedere una volta che si arriva sul set. Sono gli attori e i personaggi da loro interpretati, secondo l’opinione del regista, a dover guidare il processo di produzione, in base alle scene girate e alle considerazioni degli stessi attori a tal riguardo.
Può apparire sorprendente sapere che Nolan non ritiene che i suoi due film su Batman siano film dalle atmosfere oscure, anzi, egli li ritiene film ottimisti. Quello che gli interessa è trovare un equilibrio fra luce e tenebra in un film, equilibrio che però dipende dal modo in cui lui reagisce emozionalmente alle cose.
Il rapporto tra Nolan e Warner Bros.
Per quanto riguarda il suo rapporto con la Warner Bros. e l’apparente facilità con cui riesce a farsi produrre un film, il regista ha dichiarato che, in effetti, ha un buon rapporto con gli studios fin dai tempi di Insomnia. Ha, però, aggiunto che la WB è molto scrupolosa nel modo in cui un film che deve produrre viene messo insieme, visto che ci mette i soldi e il nome, e, se da un lato il regista può contare sul sostegno della compagnia, dall’altro si tratta di una collaborazione impegnativa.
Formato IMAX e tecnologia 3D
L’intervistatore ha poi chiesto a Nolan di parlare del formato IMAX e della tecnologia 3D, anche in riferimento a Inception. Il regista ha risposto dicendo che per girare il film ha usato la pellicola della migliore qualità possibile – 65mm, 35mm, VistaVision – tranne che per l’IMAX. Quest’ultimo tipo di pellicola non è stato utilizzato perché Nolan voleva che il film risultasse il più realistico possibile, senza rimanere vincolato dalle dimensioni delle macchine da presa per l’IMAX (più grandi di quelle normali). Tuttavia, il regista ama questo formato e il film verrà rieditato anche in IMAX. A proposito del 3D, Nolan ha confessato di voler lavorare sulla pellicola e non sull’aspetto video per ottenere immagini della miglior qualità possibile. Nonostante ciò, lo ritiene uno sviluppo interessante per i film, ma non sembra essere un grande fan di questa tecnologia.