C’è una serie su Netflix che, nonostante sia terminata da qualche anno, sta tornando prepotentemente alla ribalta, grazie al passaparola degli utenti che la stanno riscoprendo e definendo “perfetta per il binge-watching”. Si tratta di The Rain, un thriller post-apocalittico che mescola azione, tensione emotiva e riflessione sul destino dell’umanità. Sempre più spettatori raccontano di averla divorata in pochi giorni – e in alcuni casi in una sola notte – travolti da una storia che non dà tregua e da personaggi capaci di lasciare il segno.
Complice l’arrivo delle giornate più corte e il desiderio di trovare qualcosa di coinvolgente da guardare sul divano, The Rain si sta trasformando in un vero e proprio cult da guardare tutto d’un fiato. La serie è stata accolta con entusiasmo anche dalla critica e vanta numeri da capogiro: 89% di valutazione su Rotten Tomatoes, con un clamoroso 92% da parte del pubblico, e un solido 8.4/10 su IMDb. “Mi ha tenuto incollato allo schermo dall’inizio alla fine”, scrive un utente sui social. Un altro commenta: “Ogni episodio è meglio del precedente. È impossibile fermarsi”. E c’è anche chi, dopo giorni dalla fine, continua a pensarci: “Mi è rimasta dentro. È davvero all’altezza dell’hype”.
Diretta da Jannik Tai Mosholt, Christian Potalivo ed Esben Toft Jacobsen, The Rain è la prima serie originale danese targata Netflix. Il cast include alcuni nomi noti del cinema scandinavo: Alba August, protagonista anche in Becoming Astrid, Lucas Lynggaard Tønnesen e Mikkel Boe Følsgaard, apprezzato per la sua interpretazione in A Royal Affair.
La storia si apre con un evento catastrofico: una pioggia letale che trasmette un virus mortale devasta la Scandinavia. Simone e Rasmus, due fratelli, vengono salvati all’ultimo momento dal padre, uno scienziato della potente corporazione Apollon, e rinchiusi in un bunker. Dopo sei anni di isolamento forzato, i due decidono di uscire allo scoperto, trovandosi di fronte a un mondo completamente cambiato, deserto, silenzioso, e segnato dalla paura.
Nel loro viaggio alla ricerca di altri sopravvissuti e di risposte sul virus, incontrano un gruppo eterogeneo di giovani, ognuno con un passato traumatico e motivazioni diverse. È da questo punto in poi che la serie si trasforma in un’avventura corale, con dinamiche sempre più complesse e intrecci emotivi che vanno ben oltre la sopravvivenza. In The Rain c’è spazio per l’amore, la gelosia, il senso di colpa e la voglia di ricominciare. Le relazioni tra i personaggi si evolvono in modo realistico e spesso imprevedibile, spingendo lo spettatore a chiedersi chi siano davvero queste persone, e fino a che punto siano disposte a spingersi per salvare sé stessi o gli altri.
Girata tra i paesaggi cupi e affascinanti della Danimarca e della Svezia, la serie riesce a rendere palpabile la sensazione di fine del mondo, con atmosfere malinconiche, silenzi pesanti e scenari spogli che amplificano il senso di solitudine dei personaggi. Ma proprio in mezzo a questo deserto, The Rain trova la sua forza: raccontare la tenacia dell’essere umano e la ricerca disperata di connessione, anche quando tutto sembra perduto.
Conclusasi nel 2020 con la terza stagione, la serie non ha mai smesso di circolare tra consigli, forum e liste di “imperdibili Netflix”. Ed è proprio adesso, con il pubblico sempre più affamato di storie capaci di unire emozione e suspense, che The Rain sta vivendo una seconda giovinezza.
Se siete fan dei survival drama come The Walking Dead o Stranger Things, ma siete alla ricerca di una serie nuova, avvincente e capace di sorprenderti, The Rain è la scelta perfetta. Tutti e tre i capitoli della serie sono già disponibili su Netflix.
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