L’annuncio delle nomination agli Oscar 2020 è stato accolto – come di consueto – da numerose polemiche: non solo tutti e 5 i registi candidati sono uomini (l’Academy ha escluso la Greta Gerwig di Piccole donne), ma 19 attori nominati su 20 sono caucasici, con la Cynthia Erivo di Harriet come unica rappresentante della comunità afroamericana.
A dire la sua sull’argomento, in qualità di membro dell’Academy, è anche Stephen King, che dal canto suo, ha ammesso di non badare in alcun modo all’inclusione, preferendo piuttosto puntare sulla qualità delle opere: «Come scrittore, mi è permesso votare solo in 3 categorie: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Sceneggiatura Non Originale. Per me la faccenda dell’inclusione – per gli attori e i registi – non è importante. […] Non considererei mai l’inclusione quando si parla d’arte. Solo la qualità. Penso che fare diversamente sarebbe sbagliato».
A non prenderla bene, però, sono diversi utenti su Twitter, tra cui la regista Ava DuVernay, che ha attaccato King in un post dai toni molto accesi: «Quando ti svegli, mediti, prendi il telefono per sapere che cosa sta succedendo nel mondo e vedi un tweet così arretrato e ignorante di qualcuno che ammiri, allora ti vien voglia di tornare a letto». Ecco invece il commento della scrittrice Roxane Gay: «Come fan, è doloroso leggere questo da te. Implica che diversità e qualità non possano essere sinonimi. Sono solo cose separate. La qualità si trova dappertutto ma gran parte di quelli dell’industria pensa che provenga solo da una parte. E adesso, eccoti qui». Molto deluso anche lo scrittore e giornalista Gabino Iglesias, che ha replicato a King: «Ogni scrittore di colore che legge questo, tra cui me, ha dovuto lavorare 10 volte più duramente per avere le medesime opportunità e riconoscimenti che gli autori bianchi eterosessuali hanno fin dall’inizio. Il discorso vale per le donne, gli scrittori LGBTQIA e altre voci poco rappresentate. La diversità è importante. É molto importante».
Dopo le numerose critiche, King ha poi approfondito il suo punto di vista in un nuovo tweet: «La cosa più importante che possiamo fare come artisti e creativi è far sì che tutti abbiano la stessa possibilità senza badare al sesso, al colore o all’orientamento. In questo momento certe persone sono molto poco rappresentate, e non solo nel campo delle arti».
Insomma, voi che ne pensate della diatriba?
Fonte: Sky
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