“Proprio quando avevano scoperto il senso della vita lo avevano cambiato”

Una delle cose più interessanti del romanzo di Liane Moriarty, autrice australiana da cui è stata tratta la serie con Nicole Kidman 9 perfetti sconosciuti, autrice anche di Big Little Lies, è l’esergo di George Carlin comico e attore statunitense. trovare il senso della vita, il proprio sé autentico, raggiungere la pace interiore. Sono mantra contemporanei, scudo difensivo alle incertezze dell’epoca storica in cui siamo immersi. Non esiste più niente di sicuro intorno a noi (lavoro, relazioni)… L’unica cosa che possiamo fare è rivolgerci dentro noi stessi e capire chi siamo e cosa vogliamo davvero. I nove personaggi (un giornalista narcisista, una scrittrice di romanzi rosa in crisi, una giovane coppia ossessionata da Instagram e bisturi, una famiglia che ha perso un figlio, un ex giocatore di football cacciato dalla moglie) ci provano soggiornando presso il retreat Tranquillum dove tra smoothies allucinogeni e varie peripezie, si confrontano ognuno con il proprio dolore, lo esorcizzano e lo affrontano. A fargli da guida Masha, donna risoluta e dal passato misterioso. Il romanzo è stato bestseller del New York Times e rispetto alla serie Tv, con una scrittura semplice, chiara, impeccabile ma ben poco interessante in termini letterari, enfatizza i risvolti sentimentali e psicologici dei protagonisti.

Nella serie (che modifica e rende più oscuri alcuni dettagli della trama) viene privilegiata la dimensione da “thriller da camera”. Sia romanzo che serie, a mio parere, non eccellono: nel romanzo viene data molta più enfasi all’aspetto psicologico, ma perde presto mordente narrativo. La serie Tv regge più la suspense, ma soffre alcuni buchi di sceneggiatura che rendono l’evoluzione dei personaggi repentina e a tratti grottesca. Personalmente però trovo molto interessante riflettere in termini di fenomenologia culturale.

L’ideatore di Nine Perfect Strangers, David E. Kelley (sposato con Michelle Pfeiffer da quasi trent’anni, sono tra le coppie più longeve di Hollywood), è lo stesso di The Undoing e Big Little Lies: prodotti di grandi successo – tratti da romanzi di altrettanto successo – che svelano bugie, tradimenti, che si pongono la domanda “come si fa ad essere felici in coppia?“

Uno dei personaggi più interessanti di Nine Perfect Strangers è quello interpretato da Melissa McCarthy, autrice di romanzi rosa in crisi post #metoo perché considerati troppo poco “femministi”. Che il nuovo romanzo rosa – genere che non ha mai vissuto crisi, soprattutto nel mondo anglosassone – si stia evolvendo verso un suo alter ego, altrettanto pop e amato dal pubblico femminile, che dalle tinte rosa dell’ happy ending assume connotati più noir e problematizzanti rispetto all’ideale sentimentale? Siamo di fronte ad una nuova era del romanticismo? Indagheremo…

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