Quentin Tarantino rivela qual è secondo lui il più grande film mai realizzato. Ed è una totale sorpresa

La scelta del noto regista è sorprendente ma del tutto legittima

quentin tarantino

Quando esprime le sue opinioni o argomenta i suoi gusti personali Quentin Tarantino non riesce mai ad essere banale, e la sua ultima riflessione potrebbe finire per spiazzare anche i cinefili più incalliti.

Spesso tra appassionati di cinema ci si chiede spesso per puro esercizio quale possa essere considerato il più grande film mai realizzato, e sembra che il regista di origine italiana non ha avuto nessun dubbio nella sua scelta. Nel corso di un’intervista rilasciata per ReelBlend, al fine di promuovere il suo nuovo podcast intitolato The Video Archives Podcast, Tarantino non ha esitato a definire Lo Squalo di Steven Spielberg come il più grande film commerciale mai realizzato.

È importante sottolineare come il regista si riferisca all’immortale opera di Spielberg con la parola “movie“, traducibile in italiano come “film commerciale“, in quanto destinato al grande pubblico. Nella sua riflessione Tarantino sta infatti bene attento a distinguere il concetto di “movie” da quello di “film“, che in lingua inglese suona più simile a “pellicola d’autore“, ovvero produzioni perlopiù indipendenti e art house con una cifra artistica molto marcata che puntano ad ottenere delle nomination dei grandi Festival cinematografici. Potete leggere il pensiero di Tarantino a seguire qui sotto:

«Penso che Lo Squalo sia il più grande film commerciale mai realizzato. Forse non la più grande pellicola d’autore. Ma è il più grande film commerciale di sempre. E poi ce ne sono alcuni che possono avvicinarsi alle sue vette. Ma per quanto riguarda un film commerciale, non c’è niente che lo faccia meglio di Lo Squalo. Non c’è niente di meglio di Lo squalo. È il miglior film commerciale mai girato. E mostra quanto la maggior parte dei film realizzati in precedenza fossero arrivati al momento sbagliato».

Il regista ha poi aggiunto entrando più nel dettaglio:

«Quello che voglio dire, in un modo o nell’altro, è che Spielberg e molti dei suoi colleghi sono cresciuti vedendo questo tipo di film commerciali al cinema. Viaggio al centro della Terra di Henry Levin, Viaggio allucinante di Richard Fleischer, Assalto alla Terra di Gordon Douglas! Ora… la maggior parte di questi non erano stati girati così bene. Erano progetti affidati a dei registi che hanno cercato di fare del loro meglio col materiale che avevano a disposizione. […] A differenza di uno Spielberg, che sa esattamente qual è il tipo di film che gli piace fare. Questo è esattamente il tipo di film per il quale lui è stato messo su questa terra».

Spielberg e la nuova generazione di registi emersa tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta – composta tra gli altri da George Lucas, Martin Scorsese e Francis Ford Coppola – crearono opere che traevano la loro maggiore ispirazione dalle riviste e dalle serie pulp della loro infanzia, prendendone i topos narrativi e riadattandoli in qualcosa di totalmente nuovo. I frutti di tutto questo si sono visti in film come Lo Squalo, la saga di Star Wars, Taxi Driver e Il Padrino, mentre circa vent’anni dopo Quentin Tarantino avrebbe fatto lo stesso percorso affermando la sua idea di cinema con Le iene e Pulp Fiction.

Lo Squalo dal canto suo creò il modello del blockbuster estivo e la sua uscita ha rappresentato un vero e proprio spartiacque nella storia del cinema, segnando l’avvento del periodo detto ‘Nuova Hollywoodproponendo su schermo una orchestrazione della tensione insuperata ancora oggi.

Foto: Max Mumby/Indigo / GettyImages

Fonte: CinemaBlend

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