Richard Gere dalla parte del Tibet

L'attore americano, noto per il suo impegno nelle cause civili, si schiera contro la Cina per la terribile repressione che sta infliggendo al popolo tibetano

Richard Gere ha partecipato lo scorso martedì a una fiaccolata a San Francisco per manifestare il proprio supporto alla causa del Tibet. Il divo ha tenuto un discorso davanti a duemila protestatori denunciando il trattamento che i tibetani stanno subendo dal governo cinese e, a proposito della fiaccola olimpica che nel suo persorso mondiale proprio martedì ha raggiunto la città californiana, ha detto: «Questa torcia sta attraversando tutto il mondo lanciando un messaggio di società in armonia che la Cina non rispecchia affatto. Non ci può essere niente di tutto ciò se non c’è libertà di religione e di cultura». Gere ha anche letto un messaggio del Dalai Lama che raccomandava ai protestatori (foto a destra) di non compiere atti di violenza durante il passaggio della fiaccola che, dopo aver attraversato 20 paesi, arriverà alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici a Beijing il prossimo 8 agosto. L’attore ha definito la Cina «uno dei Paesi che più ledono i diritti umani sul pianeta» e ha auspicato che, un giorno, «le autorità cinesi si sveglino da questo sonno accecante e si rendano conto di che cosa hanno fatto». Anche la candidata alla nomination democratica Hillary Clinton ha rivolto un appello al presidente Bush affinché diserti la cerimonia di apertura delle Olimpiadi se la Cina non dovesse cambiare politica sui diritti umani.

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