Ridley Scott: «Fare il regista? È semplice»

Il celebre regista britannico ci racconta la sua prima collaborazione con Christian Bale e Joel Edgerton. E come "vedere piccole" anche le catastrofiche Piaghe d'Egitto

Ridley Scott è una leggenda del cinema e non ha bisogno di presentazioni. Uno dei suoi segreti è la semplicità con cui affronta progetti titanici. Anche per Exodus non ha fatto eccezione. «Io vedo tutto piccolo. È la storia, sono le emozioni dei protagonisti a fare la differenza. L’universo che li circonda è relativo, anche se naturalmente lo considero come un altro personaggio del film e curo molto quell’aspetto. Se un attore lavora su un set costruito e illuminato nel dettaglio, la sua performance migliora. Ma il focus è sugli attori, sono loro l’anima».

Best Movie: Perché Christian Bale?
Ridley Scott: «Ogni tanto mi incontro con qualche attore per bere un caffè insieme e discutere dei progetti che stiamo seguendo. La prima volta che ho parlato con lui di Exodus è stato sei anni fa; poi il progetto è stato accantonato e non avevo altri film che fossero appropriati a lui. Fino a quando è arrivata la sceneggiatura nuova e ho subito pensato che Christian fosse perfetto per il ruolo di Mosè e Joel Edgerton – che mi aveva già colpito in un provino per Le crociate – per quello del faraone Ramses».

BM: Lavorare con Bale è stato come se lo aspettava?
RS: «Anche meglio. Ha letto tre volte l’Antico Testamento. È incredibilmente serio e dedicato, e durante le riprese le sue conoscenze sono state utili anche a me. In pratica non ho dovuto dirigerlo: è un talento naturale».

BM: So che c’è un po’ di Italia in questo film.
RS: «Sì, ho coinvolto molti tecnici italiani: sono tra i migliori al mondo».

BM: Da regista come affronta le scene di battaglia?
RS: «Non sono facili e la gente può ferirsi facilmente. Quindi bisogna fare molte prove, usando i cavi e tutti gli accorgimenti tecnici. E poi c’è da stare attenti ai cavalli, che tratto come, se non addirittura meglio, delle persone. Poi ogni volta mi viene voglia di osare un po’ di più, ma alla fine la parte più difficile nella lavorazione di un film è scrivere la sceneggiatura. Il resto viene di conseguenza e se ora mi mettete una buona sceneggiatura in mano, posso uscire da qui e cominciare a girare il film all’istante. Fare il regista è una semplice questione di esercizio e di esperienza».

Se lo dice Ridley…

 

(foto: Getty Images)

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