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Rivoglio i miei soldi! Un uomo di Cincinnati ha preteso dalla Sony un rimborso di 500 euro per The Interview

L'uomo pensava di guadagnare un bel gruzzolo tramite la rivendita dei biglietti, ma gli è andata molto male

Rivoglio i miei soldi! Un uomo di Cincinnati ha preteso dalla Sony un rimborso di 500 euro per The Interview

L'uomo pensava di guadagnare un bel gruzzolo tramite la rivendita dei biglietti, ma gli è andata molto male

Fino alla settimana scorsa, sembrava che vedere The Interview fosse un’impresa eroica, destinata probabilmente ai soli addetti ai lavori della Sony.
Dopo le minacce dei cyber terroristi, i cinema americani si erano infatti rifiutati di proiettare la commedia politically incorrect con protagonisti Seth Rogen e James Franco, creando un fuggi fuggi sempre maggiore nei confronti della pellicola: in pochi giorni, praticamente, la release di The Interview era cancellata in tutto il mondo.

Poi qualcosa è cambiato: la Sony non si è arresa alla paura (soprattutto di non ricavarne alcun guadagno), e ha deciso di rilasciare la pellicola sulle più importanti piattaforme per il rental e il retail online. Tra una cosa e l’altra, The Interview (grazie a Google Play Movies e  YouTube) ha ricavato in pochi giorni addirittura 15 milioni di dollari. Un risultato straordinario, diventando il maggior incasso di sempre online e battendo di gran lunga quelli nelle sale (3 milioni di dollari).

Tutto questo per raccontare l’incredibile storia di un abitante di Cincinnati, tale Jason Best: l’uomo, convinto fino a poco tempo fa che The Interview sarebbe stato proiettato nella sua regione solo all’Esquire Theater, aveva deciso di ricavarne una notevole somma rivendendo ai “bisognosi” i biglietti. Detto fatto: per la somma di 650 dollari Best si è portato a casa ben 50 biglietti, per poi accorgersi che la tragedia finanziaria era proprio dietro l’angolo. Quando il film infatti è finito sulle piattaforme online, la richiesta del frutto dei suoi acquisti è risultata pressoché nulla.

Come rimediare? Semplice: Jason Best ha chiesto un rimborso di 500$ alla Sony, la quale ha ovviamente rifiutato. Non solo The Interview è considerato “una pellicola evento” (e quindi non rimborsabile), ma addirittura il presidente della compagnia ha deciso di non ritenere Best uno spettatore, ma bensì uno sfortunato investitore.
Fatti tuoi insomma, Jason Best. Quando si parla di The Interview, l’imprevisto è sempre in agguato.

Fonte: variety

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