Il pluripremiato attore Robert De Niro è stato accusato di discriminazione sessuale da una sua ex assistente, Graham Chase Robinson, che chiede 12 milioni di dollari come risarcimento.

Stando alla donna, infatti, De Niro era solito usare un linguaggio sessista nei confronti delle sue dipendenti, definendole “t***e”. Leggiamo nella denuncia: «Robert De Niro è uno aggrappato a vecchie usanze. Non accetta l’idea che un uomo debba trattare una donna come un suo pari. Non gli importa che la discriminazione sessuale sul luogo di lavoro sia vietata dalla legge».

In aggiunta, la Robinson sostiene che De Niro avrebbe più volte fatto delle osservazioni offensive nei suoi confronti, chiamandola ad esempio “la sua moglie da ufficio” o suggerendole di usare lo sperma di un collega di sesso maschile per rimanere incinta. La Robinson, poi, sarebbe stata pagata meno rispetto i suoi colleghi maschi, e avrebbe spesso ricevuto delle “mansioni tipicamente femminili come dei lavori casalinghi”.

La stessa compagnia di De Niro aveva denunciato la Robinson ad agosto, accusandola di appropriazione indebita e di aver trascorso molte ore di lavoro a fare binge-watching su Netflix. La donna ha poi fortemente negato, sostenendo di esser stata gravemente danneggiata – moralmente e professionalmente – da queste accuse. Dopo che ha presentato le sue dimissioni lo scorso aprile, infatti, avrebbe fatto sapere a De Niro, tramite i suoi avvocati, che aveva intenzione di denunciarlo per discriminazione sessuale, e per questo motivo, l’attore avrebbe deciso di anticiparla con delle calunnie. «Prima che Ms. Robinson potesse fare la querela, De Niro si è vendicato», spiega la denuncia presentata dalla ex assistente.

Variety ha provato a contattare l’attore per un commento, ma per il momento, siamo ancora in attesa di sentire la sua versione.

Fonte: Variety