Robocop e Alba rossa, voglia di remake

Ne hanno parlato al Festival di Cannes Harry Sloan e Mary Parent, leader della MGM

Due cult fantascientifici e iperviolenti degli anni ’80 come Robocop e Alba rossa potrebbero presto tornare sul grande schermo in una nuova veste impreziosita dai prodigi della computer grafica. Lo hanno annunciato al Festival di Cannes Harry Sloan e Mary Parent, leader della MGM, che sono intervenuti anche a proposito di Valkyrie, il sempre più problematico nuovo progetto di Tom Cruise, prodotto dalla United Artists e distribuito proprio dalla MGM, dicendo che «il film parlerà da sé». L’originale Alba rossa, firmato nel 1984 da John Milius, raccontava dell’ipotetico inizio della terza guerra mondiale, con l’invasione degli Stati Uniti da parte di Russia e Cuba e l’eroica resistenza in una piccola città del Colorado della guerriglia guidata da Patrick Swayze, Charlie Sheen, Lea Thompson e Powers Boothe. Molti lo considerano il film più violento della storia del cinema. Sangue in abbondanza anche nel Robocop (1987) di Paul Verhoeven, ambientato in una futuristica e invivibile Detroit in cui un coraggioso poliziotto (1987) ridotto in fin di vita in uno scontro a fuoco veniva trasformato in un cyborg dotato di armi ipersofisticate con cui combattere crimine e corruzione.

Da.Mo.

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