Roma si veste a Festa: tutte le anime della Festa del cinema 2017

Tanta attenzione al grande pubblico e ai protagonisti del cinema mondiale, con occhio particolare rivolto, come sempre, ai film hollywoodiani della stagione dei premi

Festa del cinema di Roma 2017

La Festa del cinema di Roma, giunta alla 12esima edizione (26 Ottobre – 5 Novembre, posticipata di una settimana rispetto all’anno scorso), offrirà anche quest’anno un programma variegato ed eclettico, con un’attenzione particolare agli eventi destinati al grande pubblico e alle personalità influenti del cinema internazionale e non solo. Dietro il termine Festa, ben distinto dalla dicitura festival, c’è proprio il desiderio di rivolgersi a tutti e non solo alla stampa di settore, attraverso una ricchezza di situazioni e di opportunità oltre che di film in anteprima.

Marchio di fabbrica della direzione artistica di Antonio Monda, in carica dal 2015 e appena confermato per il triennio 2018-2020, sono infatti gli Incontri Ravvicinati, delle masterclass che quest’anno ospiteranno David Lynch, che riceverà il premio alla carriera dalle mani di Paolo Sorrentino, Ian McKellen, Xavier Dolan, lo scrittore Chuck Palahniuk, Vanessa Redgrave e Nanni Moretti, che presenterà un breve film totalmente inedito di dieci minuti.

Gli ospiti però non finiscono qui: alla lista, già di suo molto ricca, si è infatti aggiunta la presenza di altre star: Rosamund Pike, nel cast del film d’apertura, il western Hostiles descritto da molti come molto brutale; Jake Gyllenhaal, protagonista di Stronger di David Gordon Green nei panni del maratoneta senza gambe Jeff Bauman; ma anche l’attore Christoph Waltz, il celebre compositore Michael Nyman, due icone nazionalpopolari come Rosario Fiorello e Gigi Proietti e Phil Jackson, l’allenatore più vincente della storia del basket. Questi incontri, tradizionalmente moderati dallo stesso Monda con scioltezza non ingessata e attenzione all’intrattenimento, non mancheranno di chiamare a raccolta un gran numero di appassionati.

Ben 36 i film della Selezione Ufficiale, una pattuglia di titoli che guarda dichiaratamente alle grandi rassegne nordamericane più o meno precedenti (il Toronto Film Festival su tutti) per offrire la possibilità al pubblico romano di ammirare in anteprima alcuni dei film chiave della stagione dei premi che verrà (il film d’apertura dell’anno scorso, Moonlight, ha poi trionfato come miglior film agli Oscar). 14 le anteprime mondiali presenti, 10 le anteprime internazionali e 10 le prime europee.

Tra le opere più attese: I, Tonya, con Margot Robbie nei panni della controversa pattinatrice Tonya Harding coinvolta nello scandalo dell’aggressione a una collega; Borg McEnroe con Shia LaBeouf e Stellan Skarsgård nei panni dei due leggendari tennisti rivali; Logan Lucky di Steven Soderbergh con un gruppo di criminali d’eccezione (Adam Driver, Daniel Craig, Channing Tatum); l’attesissimo e già incensato Detroit di Kathryn Bigelow, sulle sanguinose rivolte che sconvolsero la città americana nel 1967; Last Flag Flying di Richard Linklater con Steve Carell, Laurence Fishburne e Bryan Cranston veterani del Vietnam; C’est la vie!, il nuovo film dei registi di Quasi amici Eric Toledano e Olivier Nakache; Mudbound con Carey Mulligan, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e tra i film indipendenti più quotati per i prossimi Oscar; l’intenso The Only Boy Living in New York di Marc Webb, su un ragazzino che intreccia una relazione sentimentale con la stessa donna cui è legato suo padre, e Una questione privata dei fratelli Taviani tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio con protagonista Luca Marinelli nei panni di un giovane partigiano.

Il cinema italiano non appare particolarmente presente, ma è una precisa scelta della direzione artistica: non quantità ma qualità, con la voglia di proporre esclusivamente film sui quali si è deciso di puntare con forza, senza giocare d’accumulo. Tra di essi c’è senz’altro un progetto molto curioso e stimolante, ovvero NYsferatu – Symphony of a Century di Andrea Mastrovito, remake di Nosferatu disegnato completamente a mano e ambientato a New York oggi, a novant’anni di distanza dal classico di Murnau.

Tra le pre-aperture della Festa anche Terapia di coppia per amanti, atteso adattamento del romanzo di Diego De Silva con Ambra Angiolini e Pietro Sermonti, e l’intrigante thriller La ragazza della nebbia di Donato Carrisi con Toni Servillo e Jean Reno. Nella sezione speciale Tutti ne parlano ci sarà l’anteprima della serie tv di grossa produzione europea Babylon Berlin, ambientata nella Berlino del 1929 e prossimamente su Sky, e il film sul pugilato A Prayer Before Down, straordinaria storia vera di Billy Moore, giovane pugile inglese rinchiuso per tre anni in una delle prigioni più note della Thailandia, a riconferma di quanto lo sport sia uno degli elementi ricorrenti della Festa.

Film di chiusura sarà l’atteso The Place di Paolo Genovese, ritorno dietro la macchina da presa del regista di Perfetti sconosciuti con, tra gli altri, Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Sabrina Ferilli: protagonista un misterioso uomo, seduto sempre allo stesso tavolo di un ristorante e pronto a esaudire i grandi desideri di otto visitatori.

Piuttosto denso anche il panorama dei documentari sul cinema e su grandi personalità, da un film su Spielberg di due ore e mezza ai doc su Maria Callas (Maria Callas, In Her Own Words) e Enzo Ferrari (Ferrari: Race to Immortaly). Spazio al cinema italiano del passato, infine, nella retrospettiva La scuola italiana, nelle proiezioni dei film restaurati, tra cui perfino Borotalco di Carlo Verdone e nel reading del romanzo Politeama di Gianni Amelio, letto da alcuni tra i più importanti interpreti italiani di oggi.

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