Roulette, un dramma sull’Aids

Un interessante corto italiano di 30' è scaricabile gratuitamente dalla rete

Con una troupe di 9 persone, un cast artistico selezionato tra oltre 150 persone, 8 giorni di riprese in 7 location differenti, 1 mese di preproduzione, tre di post produzione e una canzone realizzata appositamente per il film, Roulette di Luca Maragno non sembra proprio un film “scolastico”. Eppure è proprio grazie al supporto del Sae Institute di Milano – Dipartimento Digital Filmaking, che il mediometraggio di 33 minuti ha potuto realizzarsi. L’opera fa infatti parte della fine del corso di filmaker dell’istituto, che ha sostenuto la produzione per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Il regista Luca Maragno ha pensato al resto grazie anche all’esperienza maturata dai suoi precedenti lavori (altri tre cortometraggi), lanciandosi in una produzione altamente professionale a cominciare dalla scelta degli attori protagonisti, fondamentali per riuscire a raccontare una storia decisamente drammatica. Tutto il cast, infatti, è formato da attori professionisti a cominciare proprio da Antonio Fesce, che proviene dal teatro e Cinzia Bregonzi, vista recentemente al cinema nel film L’aria del lago . Il risultato è talmente piaciuto che il regista e il Sae Institute hanno deciso di organizzare una proiezione in un cinema di Milano il 19 giugno per presentare il film anche alla stampa e hanno voluto rendere Roulette visibile gratuitamente tramite internet sui siti di Qoob Tv (all’indirizzo: http://it.qoob.tv/blog/blog_det.asp?post=20696) e sul sito personale del regista: http://web.mac.com/lucamaragno/Malu/Roulette.html). Il film narra la vicenda di Alessio, che lega a una sedia Paola, l’amante incontrata per caso la sera prima. Con lei comincia un pericoloso gioco, una roulette russa senza mai far girare il tamburo della pistola: uno dei due è destinato a morire. Tra un colpo e l’altro, però, Alessio racconta la sua storia a Paola: dopo essere stato contagiato dal virus dell’HIV la sua vita è sprofondata all’inferno e ha cominciato a fare delle azioni terribili per continuare a sentirsi vivo. “Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un’opera così qualitativa», ha dichiarato Iacopo Tacchi, marketing manager di Sae Institute Milano. “Luca Maragno si è rivelato uno studente decisamente creativo e la scuola è stata ben felice di supportarlo in questa iniziativa. Grande soddisfazione arriva anche dalla constatazione che i corsi e le lezioni tenute dal Sae Institute abbiano dato buoni frutti». “L’Aids è ancora oggi un problema di grande attualità», ha aggiunto il regista Luca Maragno, “ma ho voluto raccontare questa storia anche per altri motivi. La malattia è l’escamotage per creare una situazione estrema in cui i comportamenti dell’uomo esulano dal normale ed è questo che rende la storia interessante».

Ga.Ma.

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