«L’ho accettato al buio». Ryan Reynolds parla dei suoi rimpianti per Lanterna Verde

L'attore tornerà nuovamente a vestire i panni di un personaggio dei fumetti in Deadpool

Ryan Reynolds ha voluto riprovare con un franchise supereroistico dopo il flop di Lanterna Verde, delusione sia per pubblico e critica, augurandosi il meglio per Deadpool. Per lui ci sono enormi differenze tra questo film e quello DC diretto da Martin Campbell nel 2011: «A nessun attore provinato per il ruolo di Lanterna Verde è stato permesso di leggere la sceneggiatura, perché lo script del film ancora non c’era. Non mi sto lamentando di questo: è stata una grande occasione e se tornassi indietro probabilmente lo rifarei. Ma per quanto riguarda la storia dello script, Deadpool è differente».

Il film su Deadpool è rimasto per molti anni intrappolato nel groviglio delle produzioni in bilico dedicate ai supereroi, in particolar modo grazie alla sua pessima introduzione e al suo pasticciato sviluppo nel film X-Men Le origini: Wolverine. Tuttavia, dopo che è finito misteriosamente in rete un test footage doppiato dalla stesso Ryan Reynolds, che interpretò il personaggio nel film sopracitato, il progetto assunse più interesse e trovò finalmente una sua strada per arrivare al cinema. Ora, con una data d’uscita fissata per il 12 febbraio 2016, Reynolds, intervistato da Yahoo! Cinema, ha rivelato quale sia stato il motivo principale che ha portato a dare luce verde al progetto.

«È esclusivamente merito del test footage trapelato in rete, al 100%, anche se non ho la più pallide idea di come ci sia finto. All’inizio il leak era della Fox, perché qualcuno al suo interno ha registrato il footage con l’Iphone e lo ha pubblicato online. Successivamente, però, sono stati hackerati i server dei Blurred Studios ed è stato rubato il filmato originale. Comunque è stato eccitante, perché anche noi, il team di Deadpool, pensavamo inizialmente di mettere online il test, e nelle mail che ci siamo scambiati si potevano leggere cose come “Ops, l’ho caricato in rete per sbaglio”. Alla fine nessuno di noi ha avuto il fegato di farlo, compreso io. Ma qualcun altro lo ha fatto al posto nostro anni dopo, quando tutti noi pensavamo che il progetto fosse ormai defunto».

 

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Fonte: CBM

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