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Salt

Angelina Jolie torna action per un thriller dove è difficile capire chi è buono e chi è cattivo. E dove si lancia in inseguimenti a prova di… caviglia

Il senso di Angelina per l’action. Dopo aver dato prova di ottime doti drammatiche (prima A Mighty Heart, poi l’intenso eastwoodiano Changeling), la Jolie avrebbe potuto decidere di fare l’attrice impegnata coccolata dai grandi autori. E invece, se l’impegno (umanitario) fuori dal set è costante, girare film per lei significa anche non smettere di giocare. Un gioco possibilmente fatto di inseguimenti, camuffamenti, intrecci tra buoni e cattivi. Non fa differenza Salt, thriller action allo stato puro su un’agente della CIA sospettata di essere un’infiltrata del KGB. Dovrà convincere i colleghi (tra cui il bravo Liev Schreiber) di essere dalla parte dei “buoni”… Ma – dal momento che di action si tratta, pur sempre “al femminile” – non manca l’introspezione. Il regista Phillip Noyce (che già aveva diretto la Jolie ne Il collezionista di ossa) confeziona un film su misura per la sua star. Che, per dirla col grande critico Roger Ebert (fan del film), stavolta mette in mostra un’altra qualità: le caviglie. «I film finora hanno celebrato la sua bocca, i suoi occhi, il suo seno… Ma questo ci fa scoprire le caviglie: nonostante i salti da altezze vertiginose, sono a prova di distorsione!».

Regia: Phillip Noyce
Interpreti: Angelina Jolie, Liev Schreiber, Chiwetel Ejiofor
Trama: Accusata di essere una spia russa, l’agente Salt è costretta a fuggire dai suoi stessi colleghi della CIA. E anche gli sforzi per provare la sua innocenza non fanno altro che alimentare dubbi sulla sua identità.
Online: www.sonypictures.it

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La scheda è pubblicata su Best Movie di ottobre a pag. 96

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