Sam Mendes non dirigerà Bond 25: «SPECTRE è stata la conclusione di un viaggio»

Il regista ha parlato della sua scelta paragonando il franchise a Doctor Who e spiegando le motivazioni dell'addio

Sam Mendes dice addio al franchise su 007 e annuncia che non dirigerà Bond 25. Certo, aveva detto la stessa cosa anche per SPECTRE (leggi la recensione) quando era uscito in sala Skyfall, ma questa volta sembra essere intenzionato veramente a mettere la parola fine alla sua avventura con Daniel Craig e la Sony.

Parlando ai microfoni di Deadline, infatti, il regista di American Beauty ha dato motivazioni convincenti circa la sua decisione di abbandonare la regia di uno o più futuri film su James Bond, citando in merito la “rigenerazione” di Doctor Who, che come per la spia inglese ha visto molti attori succedersi nello stesso ruolo: «Sono cresciuto con Doctor Who e le sue idee di rigenerazione. La gente dice “bene, una volta che sai che il tempo passa, Bond invecchia e i personaggi muoiono, allora come continui il franchise?”. E la risposta è che si rigenera, e bisogna essere coraggiosi come quando è stato scelto Daniel [Craig] o quando è morta M. Ora devono andare in una direzione completamente diversa in una rigenerata mitologia. Lanciare un nuovo attore, un nuovo regista e fare qualcosa di totalmente nuovo».

Mendes ha poi continuato: «Potrei darvi tre o quattro idee su come continuare. Sono tutte audaci e grandiose. Per me, i veri nemici sono la pigrizia e il ripetersi, e il pericolo più grande è il non affrontare il formato preesistente. Questi sono i miei due capitoli del mito di Bond. Ora qualcun’altro arriverà a scrivere uno, 10 o 50 nuovi capitoli, perché Bond è abbastanza forte da sopportarli e perché c’è davvero molto da raccontare». Come detto, Mendes si rende conto di aver più o meno detto le stesse cose per SPECTRE, ma secondo lui in quel caso ha avuto una buona ragione per cambiare idea, perché ha visto nel film una conclusione per il Casino Royale di Martin Campbell.

In merito, il regista ha concluso: «C’è un senso di completezza che non c’era invece alla fine di Skyfall, ed è questo che rende tutto diverso. Ora sembra che tutto sia al suo posto, come se avessi concluso un viaggio. Non sto parlando di Daniel, perché lui potrebbe benissimo sentire le sue energie rinvigorite nel giro di cinque o sei mesi. Ma se è così sensibile come penso, ha davvero bisogno di allontanarsi e fare qualcosa di completamente diverso da questo, cosa che già sta facendo con l’Otello».

Le affermazione di Mendes lascerebbero intuire che forse Bond 25 vedrà nuovamente il reboot del franchise. Per altro, il ritorno di Craig, per ammissione stessa dell’attore e ora anche del regista, non è assolutamente certo, quindi non ci resta che attendere ulteriori sviluppi e scoprire cosa ne sarà della Spia al servizio di sua Maestà.

Fonte: Collider

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