Hugo Chávez, presidente del Venezuela, è morto ieri notte dopo una lunga malattia che ne ha colpito le vie respiratorie. Era da giorni che si parlava delle sue sempre più precarie condizioni di salute, con tanto di accuse da parte del vicepresidente Nicolas Maduro ai «nemici della nostra patria», accusati di aver avvelenato il presidente anni fa per minare la stabilità della “Quinta Repubblica”, ovvero il nome con cui Chávez definì il suo primo governo socialista instaurato nel 1999. La scomparsa di Chávez priva il mondo di una figura forte e rivoluzionaria, anche se naturalmente non priva di aspetti oscuri e controversi: dal suo dichiarato antisemitismo all’agghiacciante dato del numero degli omicidi in Venezuela durante il suo governo, triplicato in pochi anni.
Qualunque sia la valutazione sull’operato politico di Chávez, è indubbio che il suo nome sia uno dei più importanti di questi ultimi anni; non lo diciamo noi (che siamo semplici cronisti e non ci permettiamo valutazioni di carattere politico), ma – tra gli altri – due figure importanti della Hollywood di ieri e di oggi come Sean Penn e Oliver Stone, le cui posizioni politiche sono ben note e che ieri hanno voluto ricordare la figura di Chávez. «Amico mio, riposa in pace, una pace meritata da molto tempo» sono le parole di Stone, che aveva intervistato l’ormai ex presidente per il suo documentario South of the Border. Secondo Stone, Chávez era «detestato dalle classi più abbienti, ma un eroe per il suo popolo e per coloro che lottano per un posto al mondo. Un grande eroe che resterà per sempre nella Storia». Analoghe parole di cordoglio quelle di Penn, per cui il presidente era «un campione e un amico che l’America ha sempre ignorato di avere».
Fonte: Corriere.it
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