Shia LaBeouf, dopo le accuse di FKA twigs il licenziamento: ecco in quale film non vedremo più l’attore

L'attore, nel frattempo, avrebbe deciso di chiedere aiuto per mettere un freno a dipendenze, aggressività e problemi psicologici

LaBeouf FKA twigs

Dopo le accuse di durissimi abusi fisici e psicologici mosse ai suoi danni dall’ex fidanzata, la cantautrice, musicista e ballerina britannica FKA twigs, l’attore Shia LaBeouf è stato sospeso di recente dalla stagione dei premi, visto che Netflix ha deciso di ritirarlo dalla corsa per la candidatura all’Oscar per il film drammatico Pieces of a Woman diretto da Kornél Mundruczó (lungometraggio per il quale la sua partner sul grande schermo Vanessa Kirby si è aggiudicata la Coppa Volpi alla scorsa edizione della Mostra del cinema di Venezia).

Delle parole dell’artista ed ex partner di LaBeouf vi davamo conto qui, ma è non è tutto: come scrive Variety, infatti, l’attore andrà in rehab sottoponendosi a quello che viene definito un «ricovero intensivo e di lunga durata» per far fronte ai problemi psicologici e alle dipendenze che lo affliggono.

Shawn Holley, uno degli avvocati di LaBeouf, ha confermato la notizia: «Ha bisogno di aiuto e ne è consapevole. Siamo attivamente alla ricerca del trattamento intensivo, lungo e significativo di cui ha disperatamente bisogno».

La denuncia di FKA twigs, affidata alle colonne del New York Times a inizio dicembre (i due si erano conosciuti sul set di Honey Boy, film autobiografico sulla vita di LaBeouf uscito nel 2018), presenta degli elementi crudi e allarmanti, tra tentativi di strangolamento e vari tipi di prevaricazioni e soprusi perpetrati dall’ex star di Transformers

Lo scorso settembre, tra l’altro, Shia LaBeouf fu rimpiazzato in qualità di protagonista del thriller psicologico Don’t Worry Darling, opera seconda di Olivia Wilde dopo La rivincita delle sfigate. All’epoca l’Hollywood Reporter si limitò a dire che l’attore aveva lasciato il film per altri impegni di set precedentemente concordati e dunque in conflitto con le riprese, venendo sostituito da Harry Styles. Tuttavia, stando alla più recente ricostruzione fornita da Variety, era stato il suo cattivo comportamento, unito a uno stile scadente che avrebbe cozzato col cast, a spingere la Wilde a licenziarlo in seguito a più di uno scontro. 

Secondo la fonte, infatti, non sarebbe facile lavorare con Shia (non è la prima volta, tra l’altro, che trapelano osservazioni e indiscrezioni simili sui suoi modi) e l’attore avrebbe assunto comportamenti sgradevoli nei riguardi della regista e del resto della troupe. La Wilde, come si apprende, è solita mettere in piedi dei set fondati sulla collaborazione reciproca e dove simili atteggiamenti non sono affatto tollerati, con quella che Variety definisce “una policy zero str*nzi”

LaBeouf e FKA twigs si erano frequentati per circa un anno. La cantante nella causa da lei intentata, oltre alle violenze domestiche e agli abusi fisici e verbali, riferisce anche che LaBeouf le avrebbe contagiato intenzionalmente una malattia venerea, oltre a sparare a dei cani randagi con una pistola per calarsi nel ruolo che avrebbe interpretato nel film The Tax Collector.

Oltre a Olivia Wilde, anche Alma Har’el, regista di Honey Boy che ha lavorato a stretto contatto con LaBeouf, ha espresso il suo sostegno a favore di FKA twigs.

Fonte: Variety

Foto: Getty (Dipasupil; Ian Gavan)

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