telegram

«Sonyleaks mi ha fatto ammalare», James Franco racconta come ha vissuto The Interview

L'attore racconta come ha affrontato la vicenda produttiva e distributiva del film e spiega perchè, allora, non è intervenuto a commentarla

«Sonyleaks mi ha fatto ammalare», James Franco racconta come ha vissuto The Interview

L'attore racconta come ha affrontato la vicenda produttiva e distributiva del film e spiega perchè, allora, non è intervenuto a commentarla

In questi mesi di Festival e di appuntamenti cinematografici, James Franco è più presente che mai. Fino alla prossima settimana sarà al Sundance, dove presenta diverse pellicole indipendenti, tra cui Yosemite, l’adattamento per il cinema del suo ultimo libro.

Poi, la settimana dopo, volerà a Berlino, dove sarà sul grande schermo con un bis d’autore, sia per Queen of the Desert di Werner Herzog, sia per Every Thing Will Be Fine di Wim Wenders. Inarrestabile come nessuno, considerati i suoi impegni anche a teatro, nelle arti visive e, appunto, nella letteratura, James Franco è eclettico e vulcanico e, nonostante il numero impressionante di lavori, raramente non fa centro.

Eppure, fino a qualche mese fa, la sua vita non è stata così serena. Il Sonyleaks, l’hackeraggio informatico ai danni di Sony esploso con la vicenda legata al film The Interview ha messo a dura prova la sua resistenza. Come molti ricorderanno, mentre molte star di Hollywood erano interventute a sostegno del regista Seth Rogen e di Franco, protagonista della pellicola, e mentre lo stesso Rogen aveva preso la parola in difesa del film, da parte dell’attore non c’era stato alcun intervento.

Nel periodo natalizio, quanti sono andati in cerca di una dichiarazione ufficiale (o anche informale, magari sui suoi profili social) sono rimasti delusi da tanto silenzio. La ragione, che emerge a più di un mese di distanza dall’accaduto, è spiegata da Franco a Variety, dove, in un’intervista esclusiva, ammette: «questa storia mi ha fatto ammalare».

La notizia lascia l’amaro in bocca e un certo sconcerto; spiega Franco: «era tutto oltre il mio controllo. La situazione non mi permetteva di fare nulla. Non cercavano me per prendere una decisione. Me ne stavo seduto e in silenzio. Dicevano che c’erano troppe pressioni e che c’erano troppe attenzioni da parte dei media sulla vicenda, attenzioni tali da non essere state previste. Per me è stato uno shock e sono stato male. Ma non ho mai temuto per la mia incolumità».

Franco non si pente per un solo momento di aver girato il film e, a giudicare dal lieto fine con cui si è chiusa la vicenda produttiva di The Interview, vale la pena dire, tirando un sospiro di sollievo, che tutto è bene quel che finisce bene.

Fonte: Variety

Immagine: Getty

© RIPRODUZIONE RISERVATA