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Speciale Pacific Rim: Robot Vs Alieni

Ce l'aveva in mente e anche nel cuore. E dopo tre lunghi anni di lavorazione Guillermo del Toro porta sullo schermo la (sua) guerra tra giganteschi mostri marini ed enormi macchine da guerra controllate dall'uomo

Speciale Pacific Rim: Robot Vs Alieni

Ce l'aveva in mente e anche nel cuore. E dopo tre lunghi anni di lavorazione Guillermo del Toro porta sullo schermo la (sua) guerra tra giganteschi mostri marini ed enormi macchine da guerra controllate dall'uomo

Ecco un estratto dello speciale pubblicato su Best Movie di luglio:

«Scegli un nemico grande, ti costringerà a crescere per affrontarlo». Evidentemente questo proverbio indio del Messico funziona anche quando a scegliere sono terzi. Anche quando è Guillermo del Toro a scaraventare sulla Terra creature mostruose alte un centinaio di metri (quasi il doppio del Colosseo!), obbligando così l’uomo a «ingrandirsi per non estinguersi», come recita uno dei poster.
Parliamo di Pacific Rim, del kolossal sci-fi da 200 milioni di dollari per il quale il regista messicano ha voltato le spalle ad altri importanti progetti (Lo Hobbit e l’adattamento di Alle montagne della follia su tutti), innamorato all’idea di portare sullo schermo questa cruenta lotta tra mostri e robot giganti nata dalla penna di Travis Beacham (Scontro tra Titani).
Godzilla VS Transformers? Facile pensarlo. E a chi non sono venuti in mente Goldrake o Evangelion quando del Toro ha fatto trapelare le prime indiscrezioni sul fatto che i suoi robottoni fossero controllati non solo dall’uomo ma addirittura da due piloti contemporaneamente?
Prima di gridare al plagio, però, aspettate a sentire il resto della storia. Perché se l’omaggio alla produzione manga e televisiva made in Japan degli Anni Settanta e Ottanta, stracolma di robot e mostri nati sotto il segno di Godzilla (i cosiddetti Kaiju, che ritroviamo anche qui) è palese e dichiarato, altrettanto netta è la rivendicazione dell’originalità dell’idea da parte del regista stesso. «Pacific Rim è molto, molto lontano da Transformers, e volutamente» ha ribattuto a distanza a Michael Bay, che aveva puntato il dito contro le imitazioni di Optimus Prime e follower. «Questo è il mio universo, la mia creazione e, nel bene o nel male, il mio film» ha continuato dei Toro. «Io creo, non copio. I robot, poi, esistono da decenni nella fantascienza e non solo: abbiamo copiato tutti Frankenstein!». Il “caso” è stato presto risolto: Bay ha fatto sapere che si riferiva a un’altra pellicola (tutti gli indizi portano a Battleship) e il regista messicano ha ribadito di essere cresciuto a pane e Gundam e di aver fatto ritorno a questa passione d’infanzia per “rispolverare” i suoi miti e – tramite le tecnologie di nuova generazione – renderli protagonisti di uno spettacolo senza precedenti. Una guerra devastante che vede coinvolti, su fronti opposti, una legione di creature mostruose emerse da un portale interdimensionale sul fondo dell’Oceano Pacifico, e un esercito di enormi robot, i Jaeger, costruiti dall’uomo quale unica arma per contrastare la minaccia aliena. […]

Leggi la preview dell’intervista a Guillermo del Toro

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