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Spider-Man far from Home, intervista a Zendaya: «Non sono una damigella in pericolo»!

Il personaggio di Michelle Jones, interpretato dall'attrice in Spider-Man: Far From Home, è tutto fuorché la classica principessa da salvare. Al contrario è una tipa tosta, smart e arguta che ha già scoperto chi si nasconde sotto la maschera dell'Uomo Ragno...

Spider-Man far from Home, intervista a Zendaya: «Non sono una damigella in pericolo»!

Il personaggio di Michelle Jones, interpretato dall'attrice in Spider-Man: Far From Home, è tutto fuorché la classica principessa da salvare. Al contrario è una tipa tosta, smart e arguta che ha già scoperto chi si nasconde sotto la maschera dell'Uomo Ragno...

Spider-Man: Far From Home

Nata in California a Oakland, classe 1996, Zendaya è tra i volti nuovi più promettenti di Hollywood. Si è fatta le ossa iniziando dalle produzioni televisive Disney, tra cui spicca il suo ruolo da protagonista nella serie K.C. Agente segreto. Il debutto al cinema è arrivato nel 2017 proprio nel primo film stand alone dedicato a Spider-Man, Homecoming (oltre a essere apparsa nello stesso anno nel musical The Greatest Showman accanto a Hugh Jackman) e qui la ritroveremo nel medesimo ruolo, ovvero quello di Michelle “MJ” Jones. Ma se in Homecoming tutte le attenzioni di Peter Parker erano per Liz, la bella figlia di Adrian Toomes (Aka l’Avvoltoio) interpretata da Laura Harrier, in Far From Home il nostro amichevole Spider-Man di quartiere pare decisamente rapito dalla sua compagna di classe MJ, l’unica ad aver intuito il suo grande segreto. Ecco cosa ci ha raccontato sulla sua nuova avventura europea in compagnia dell’Uomo Ragno…

Che cosa puoi raccontarci della trama di Spider-Man: Far From Home?
«In questo secondo film Spider-Man dovrà affrontare una sfida ancora più impegnativa, perché dovrà riempire un pesante buco tra i supereroi, dopo che alcuni di loro sono morti in Avengers: Endgame. Peter è ancora molto giovane e sente su di sé una grande pressione. Il mio personaggio ha a che fare con la parte più “normale“ della sua vita, ovvero quella parte della sua esistenza che lui non vuole sacri care. Come tutti i giovani della sua età pensa:“C’è una ragazza che mi piace e voglio passare del tempo con lei, i miei amici vanno in gita scolastica e voglio divertirmi con loro”. Tra MJ e Peter Parker c’è un bel feeling, perché entrambi sono due outsider, a lui piace MJ per come è fatta, per i suoi modi un po’ strani, con quel suo humor decisamente dark. Questo in sostanza è il piano su cui si muove la storia, incentrata sul fatto che Peter Parker è di fatto un teenager, con tutto quello che comporta».

In che modo questo film è connesso ai team-up sugli Avengers?
«Peter ha sofferto molto, mentre vedeva tanta gente e tanti amici morire intorno a lui, è stato qualcosa di emotivamente devastante per un ragazzo di 16 anni. Ora sente un grosso peso sulle sue spalle. In realtà Iron Man è ancora molto presente nell’MCU,“È ancora ovunque”, come viene detto nel trailer di Far From Home. È ancora percepito come uno degli eroi più importanti di quel mondo e tutti ne sentono la mancanza. Provate a immaginare come può sentirsi Spider-Man, mentre cammina per la città e vede ovunque il volto del suo mentore. Dopo le vicende di Endgame, sulle spalle di Peter grava un pesante fardello, ma questo film avrà comunque toni divertenti, molto vicini a quelli della commedia, ci sarà un sacco da ridere, potete starne certi».

Se guardiamo al primo film, Homecoming, quali sono le principali differenze che dobbiamo aspettarci da questo sequel?
«Il primo film era incentrato su Peter Parker che voleva a tutti i costi diventare Spider-
Man. Questo è il suo esatto opposto: Peter sta cercando di fuggire dal suo alter ego. È rimasto scioccato da quello che gli è capitato nei film precedenti e ora tutto quello che
vuole è essere un ragazzo normale.Vuole allontanarsi dai riflettori. È un momento della vita che attraversiamo più o meno tutti. Si arriva a un punto in cui, se hai un dono, o se hai la possibilità di aiutare gli altri, devi fare un passo avanti e adoperare quel potere. È un concetto a cui personalmente mi sento vicina. Sono una persona assolutamente normale, ma con il lavoro che faccio ho il potere di influenzare le persone. Questo porta a una grande responsabilità, una responsabilità da cui non si può scappare. La devi affrontare, accettarla e comprenderne bene il valore. Quindi, anche senza essere un supereroe, è possibile comprendere molto bene lo stato d’animo di Spider-Man».

MJ diventerà la danzata di Peter?
«Michelle Jones è una rivisitazione del personaggio femminile che il pubblico ha imparato a conoscere nei fumetti. In sostanza è la nostra versione di Mary Jane Watson nell’MCU. MJ e Peter desiderano effettivamente entrambi una storia da danzati, perché in futuro, come tutti, vorrebbero sposarsi e avere dei gli. Ma sono ragazzi di 15/16 anni e stanno cercando di capire meglio le cose. La loro relazione è ancora in una fase acerba e incerta, anche perché tra Peter e il mio personaggio ci sono un sacco di momenti “scomodi”, decisamente divertenti e che mi hanno fatto rivivere esattamente il periodo in cui io stessa ero una teenager».

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Foto: © Marvel Studios/Disney Pictures/Sony Pictures

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