Star Wars VII: nuovo cult o remake bollito? Il “processo” allo WOW Spazio Fumetto

In collaborazione con Best Movie, il mUseo organizza un dibattito tra detrattori e fan del film di J.J. Abrams...

Da sabato 19 marzo, allo WOW Spazio Fumetto (Viale Campania 12 – Milano) è stata inaugurata la mostra Star Wars – Dal fumetto al cinema… e ritorno, un viaggio a 360 gradi all’interno della saga sci-fi con gadget da collezione, costumi di scena e molto altro (qui la nostra gallery). In occasione dell’evento, il museo ha organizzato, in collaborazione con Best Movie, una nuova iniziativa legata al franchise di George Lucas: si tratta di un dibattito dal titolo “Star Wars VII: nuovo cult o remake bollito?“, che farà incontrare fan e detrattori del film di J.J. Abrams, che ha diviso critica e pubblico. L’appuntamento è per il prossimo 30 aprile, alle ore 16.30.

L’accusa sarà sostenuta da Fabio Guaglione (autore, produttore e regista – qui il suo blog su Bestmovie.it – di cui vedremo presto “Mine” con Armie Hammer) ed Emilio Cozzi (Emilio Cozzi, vicedirettore di Zero e collaboratore, fra gli altri, di Il Sole 24 ore e Wired), mentre la difesa sarà affidata a Angelo Licata (regista del fan film di Star Wars “Dark Resurrection” e autore del nuovo romanzo Engel appena pubblicato da Mondadori) e Filippo Mazzarella (critico cinematografico, starwarsiano inguaribile e autore del capitolo dedicato alla saga cinematografica pubblicato sul catalogo della mostra). Giudice, imparziale, Luca Maragno (direttore editoriale di Best Movie). Il giudizio finale terrà in massimo conto il parere della giuria popolare, ossia del pubblico che potrà intervenire liberamente prendendo parte al dibattito.

«Sarà l’occasione per parlare della saga tra il serio e il faceto», dichiara Luca Maragno. «Siamo felici di collaborare con WOW Spazio Fumetto per organizzare eventi che ci danno l’occasione di incontrare dal vivo anche i nostri lettori, tra cui si annoverano moltissimi fan di Star Wars». Così Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto: «Vedere il nostro museo trasformato in un’aula di tribunale per un processo così “galattico” è davvero emozionante. La mostra, che sta attirando molti appassionati riscuotendo unanimi consensi, vuole anche offrire al pubblico la possibilità di esprimersi liberamente ascoltando il parere di tanti esperti, di accuse infuocate e difese altrettanto accese».

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