La mitologia di Stranger Things è andata ampliandosi sempre più nel corso delle quattro stagioni della serie. Tuttavia, alla luce delle rivelazioni avvenute nel corso del tempo, l’attenzione di alcuni fan sarebbe stata catturata da un potenziale buco di trama della prima stagione.
Tale incongruenza vedrebbe al suo centro la meccanica del Sottosopra ed una delle sequenze più iconiche di Stranger Things, ovvero quella che vede Joyce Byers (Winona Ryder) comunicare con il figlio scomparso Will (Noah Schnapp) tramite le luminarie di Natale e l’alfabeto dipinto sulla parete. Ma facciamo un passo indietro.
Una della più grandi rivelazioni della quarta stagione avviene nel corso dell’episodio intitolato “Capitolo sette: Il massacro al laboratorio di Hawkins“. Qui Nancy Wheeler (Natalia Dyer) scopre che il Sottosopra è essenzialmente una “istantanea” congelata nel tempo nella data esatta della scomparsa di Will Byers, ovvero il 6 novembre 1983. Questa rivelazione arriva quando Nancy, muovendosi in quella che nel Sottosopra sarebbe la sua camera, trova solo oggetti più vecchi e un diario la cui ultima voce era datata 6 novembre.
Tuttavia, Will è scomparso il 6 novembre, e Joyce ha creato il suo famoso muro di comunicazione solo il 9 novembre, tre giorni dopo. Quindi, se il Sottosopra è bloccato al 6 novembre, come può Will aver visto e usato il muro dell’alfabeto che Joyce ha dipinto tre giorni dopo?
Su Reddit la questione è finito al centro delle speculazioni dei fan, con molti di essi che hanno espresso i propri dubbi in un thread dedicato. Del resto l’apparente interazione di Will con le lettere aggiunte successivamente sembra impossibile all’interno delle regole stabilite dalla serie fino a quel momento. La confusione è comprensibile, dato che la sequenza visiva vista nella prima stagione implica fortemente che Will abbia interagito direttamente con le luci fisiche corrispondenti alle lettere dipinte da Joyce.
Altri fan di Stranger Things hanno invece provato ad offrire spiegazioni plausibili sul funzionamento dell’interazione interdimensionale: “Ogni lettera sulla parete aveva una lampadina sopra di essa, quindi sul lato di Will nel Sottosopra, proprio come gli adolescenti più grandi, ogni lampadina aveva un cluster di scintille corrispondente.” Questo sembra allinearsi con i segnali visivi successivi che confermano come nel Sottosopra le sorgenti di luce nella dimensione primaria si manifestino come corrispondenti particelle di energia o “aure”. Un altro utente ha infatti affermato: “Will ha usato le particelle di luce per manipolare le lampadine sopra ogni lettera dell’alfabeto.”
Insomma, quando era nel Sottosopra Will non avrebbe visto la reale vernice o le lampadine fisiche, ma piuttosto le tracce di energia create da questi, e che poteva manipolare. Unitamente all’ascolto di sua madre, Will avrebbe potuto dedurre logicamente la sequenza e spiegarne i messaggi, con la spiegazione delle “particelle di luce” che andrebbe quindi a risolve la contraddizione notata dai fan.
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Fonte: ComicBook
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