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Monsters, dopo l’uscita della serie un’improbabile star ha fatto visita ai Menéndez in prigione

Le polemiche dei diretti interessati sullo show Netflix non l'hanno lasciata indifferente

Monsters, dopo l’uscita della serie un’improbabile star ha fatto visita ai Menéndez in prigione

Le polemiche dei diretti interessati sullo show Netflix non l'hanno lasciata indifferente

frame della serie monsters

L’uscita della serie Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menéndez su Netflix non è passata inosservata. Non solo i diretti interessati hanno detto la loro, criticando lo show creato da Ryan Murphy, ma ora è emerso che anche un’improbabile star ha fatto loro visita in carcere assieme ad uno degli attori protagonisti della serie.

Stando a quanto riportato da TMZ, infatti, il giorno dopo in cui il vero Erik Menéndez ha rilasciato un comunicato nel quale descrive la serie Monsters come un “ritratto disonesto” della loro storia, l’attore che interpreta lo stesso Erik (Cooper Koch) si è recato alla San Diego County’s Richard J. Donovan Correctional Facility per parlare con un gruppo di 40 detenuti, inclusi i fratelli Menéndez. Insieme a lui, Kim Kardashian.

L’attrice, modella e personaggio televisivo è legata direttamente a Ryan Murphy per aver recitato nella serie American Horror Story: Delicate, ma la decisione di far visita ai fratelli protagonisti della serie Netflix è probabilmente dovuta all’attività che porta avanti dal 2018, ovvero sostenere la revisione di condanne all’ergastolo, collaborando con l’avvocato Brittany Barnett, fondatrice di Buried Alive. Insieme agli altri, è riuscita a far liberare numerosi detenuti condannati in applicazione della cosiddetta regola “tre strike e sei fuori” in vigore dagli anni ’90. Nel 2021 ha sostenuto l’esame per diventare avvocato.

Viene riportato che uno degli argomenti di conversazione è stato il Greenspace, un progetto di riforma che punta a migliorare gli spazi esterni delle carceri per aiutare la riabilitazione dei detenuti. A partecipare alla discussione, anche Erik e Lyle Menéndez. I due sono stati condannati per l’omicidio dei genitori avvenuto nel 1989. Nella serie antologica, già rinnovata per una terza stagione che sarà incentrata su uno dei più famosi serial killer di sempre, sono interpretati da Javier Bardem e Chloë Sevigny.

Serie che, come raccontato, è stata pesantemente criticata da Erik Menéndez: «È con il cuore pesante che dico che credo che Ryan Murphy non possa essere così ingenuo e impreciso sui fatti della nostra vita da fare questo senza cattive intenzioni – ha scritto in un comunicato -. Mi rattrista sapere che la rappresentazione disonesta di Netflix delle tragedie che circondano il nostro crimine ha fatto fare alla verità dolorosa diversi passi indietro […] Murphy ha dato forma alla sua orribile narrazione attraverso vili e terribili ritratti di Lyle e di me e avvilenti calunnie».

Fonte: TMZ

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