Sono passati ormai otto anni dalla messa in onda dell’episodio “A proposito di Dean” di Supernatural, eppure il dolore che provoca quella scena resta vivo come il primo giorno. Ancora oggi, è impossibile trattenere le lacrime davanti al momento in cui Dean Winchester, colpito da un incantesimo, comincia a perdere la memoria, dimenticando lentamente chi è. Un colpo al cuore che, per molti fan, è più devastante della morte stessa dei personaggi principali.
Pur essendo famosa per le sue battaglie sovrannaturali e per i numerosi lutti che hanno scandito le sue quindici stagioni, Supernatural ha sempre saputo sorprendere andando oltre lo schema dell’azione e del dolore fisico. La serie ha esplorato generi diversi – dalla commedia al western – e ha raccontato il dramma umano con una sensibilità che raramente si vede in prodotti di questo tipo. Jared Padalecki e soprattutto Jensen Ackles hanno dato vita a Sam e Dean Winchester con interpretazioni capaci di attraversare il tempo, ma è proprio in “Regarding Dean” che Ackles regala una delle sue prove più toccanti.
All’inizio dell’episodio, la perdita di memoria di Dean viene trattata con ironia, attraverso situazioni surreali e gag, come quando chiama una lampada “bastone luminoso”. Ma presto la leggerezza si spezza. Dean dimentica il caso su cui sta lavorando, dimentica chi è Lucifero, dimentica persino la donna con cui aveva trascorso la serata. Più la storia avanza, più il vuoto nella sua mente si allarga, e con esso cresce l’angoscia.
Quando Dean, cercando disperatamente di aggrapparsi a sé stesso, recita ad alta voce: «Mi chiamo Dean Winchester. Sam è mio fratello. Mary Winchester è mia madre. Cass è il mio migliore amico», le sue parole iniziano a svuotarsi, a perdere forza. E noi spettatori assistiamo impotenti alla lenta sparizione dell’uomo che abbiamo imparato ad amare.
«Ho visto mio fratello morire, ma vederlo diventare… non lui… forse è anche peggio», confessa Sam in uno dei momenti più dolorosi dell’intera serie. Non è solo una perdita di memoria: è la cancellazione dell’identità, la scomparsa della forza e della fragilità che rendevano Dean umano. È una morte diversa, più lenta, più crudele.
In modo paradossale, questa scena finisce per colpire più profondamente della stessa morte definitiva di Dean nel finale di serie “Carry On”. Dopo anni di sacrifici, resurrezioni e addii, la morte dei Winchester era, in un certo senso, attesa. Ma vedere Dean dimenticare chi è, perdere ciò che lo definisce, rappresenta qualcosa di più raro e più struggente: una tragedia silenziosa, che prende alla sprovvista e lascia un vuoto ancora più grande.
“Regarding Dean” ha saputo raccontare una nuova forma di perdita, diversa e più intima, che ha sorpreso i fan e che ancora oggi rende impossibile rivedere quell’episodio senza commuoversi. Un perfetto esempio di come Supernatural, pur immersa in un mondo di mostri e battaglie, abbia saputo raccontare le paure più profonde dell’essere umano: quelle che non riguardano la morte, ma la perdita di sé stessi.
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Fonte: ScreenRant
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