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«Tenet non è un film sui viaggi nel tempo»: Nolan torna a spiegare la sua opera più incomprensibile

«È più facile guardarlo e capirlo, ma cercherò di chiarire alcuni meccanismi»

«Tenet non è un film sui viaggi nel tempo»: Nolan torna a spiegare la sua opera più incomprensibile

«È più facile guardarlo e capirlo, ma cercherò di chiarire alcuni meccanismi»

christopher nolan tenet

Incalzato dal pubblico, Christopher Nolan è tornato a spiegare la sua opera più divisiva: il kolossal con John David Washington Tenet, arrivato al cinema nel 2020. Da molti ritenuto il suo film più complesso, è anche uno dei più incomprensibili; tanto che nel corso degli anni il regista è spesso tornato sull’argomento, illustrandone talvolta alcuni meccanismi.

L’ultima volta ha tentato di mettere fine alle discussioni sulla pellicola, chiedendo ai fan di abbandonare la frustrazione e di non cercare di capire ogni minimo passaggio, bensì di lasciarsi coinvolgere dall’esperienza e dalla narrazione. Adesso, però, in occasione del ritorno al cinema in America, Nolan ha fornito delle spiegazioni più articolate sul film in un video su TikTok, parlando di leggi della fisica, entropia e linee temporali.

Il regista ha esordito con: «La cosa interessante di Tenet, per me, è che è più facile guardarlo e capirlo, piuttosto che parlarne. Ma cercherò di chiarire alcuni meccanismi. Tenet non è un film sui viaggi nel tempo nel senso convenzionale del termine. Parla della direzione in cui scorre il tempo, definita da una cosa chiamata entropia. Tutte le leggi della fisica sono simmetriche, da qualsiasi parte scorra il tempo sono identiche; tutte tranne l’entropia. E nel mondo della fisica c’è un dibattito per definire se questo determini la direzione del tempo, oppure al contrario ci mostri soltanto in che direzione scorra. Insomma, si discute per capire se l’entropia sia una causa o un prodotto».

«Tenet sviluppa l’idea dell’entropia come causa – ha aggiunto poi Nolan -. Nel film, piuttosto che muoversi avanti e indietro nel tempo, le macchine che sono state sviluppate possono cambiare la direzione del tempo per un oggetto o una persona. Perciò, le due direzioni co-esistono nella stessa scena e nella stessa inquadratura».

«Non dobbiamo necessariamente vedere la causa e l’effetto come consequenziali – ha concluso -. Non c’è nessuna legge della fisica che ci impedisca di guardare al tempo da una direzione differente. Ad esempio, nella scena dove il protagonista pone il palmo sopra il proiettile invertito e questo gli salta in mano, è lui a farlo. Che tu faccia cadere il proiettile e che esso voli o meno verso la mano, dev’essere per forza la tua mano, dev’essere la tua volontà a farlo accadere. Una gran parte di Tenet è costruita come il titolo. È un palindromo, si legge allo stesso modo in avanti e all’indietro».

Che ne pensate? Vi risulta più comprensibile ora?

Foto: MovieStills

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