Torino’s way, da Brian De Palma ad Asia Argento: il programma del 35° Torino Film Festival

Il TFF sarà come sempre l’appuntamento prima delle feste dei cinefili italiani: tante opere da recuperare tra curiosità e scoperta, un’imperdibile retrospettiva completa sul grande regista americano e una sezione, Amerikana, curata dall'attrice italiana

Kim Novak TFF 35

Il Torino Film Festival (24 Novembre – 2 Dicembre) chiuderà anche quest’anno la stagione dei festival italiani, proponendo al suo affezionato pubblico una selezione di opere nella quale immergersi, tra scoperte cinefile e percorsi originali.

Film d’apertura e di chiusura saranno rispettivamente, come già annunciato, la commedia agrodolce Ricomincio da me di Richard Loncraine, con i grandi attori britannici Imelda Staunton e Timothy Spall, e The Florida Project di Sean Baker, su una bambina alle prese con un mondo sospeso tra leggerezza e povertà nel Sud degli Stati Uniti, ai margini della Disneyland di Orlando.

In concorso ci saranno il noto montatore italiano Jacopo Quadri col suo Lorello e Brunello, ritratto di due fratelli in una fattoria toscana, e l’interessante A fábrica de nada di Pedro Pinho, con la crisi del Portogallo del 2008 riletta in versione musical. Per non parlare di The White Girl, co-diretto dal grande direttore della fotografia Christopher Doyle e incentrato su una ragazza allergica al sole nell’ultimo villaggio di pescatori di Hong Kong, e senza dimenticare nemmeno lo spassoso The Death of Stalin con Steve Buscemi, Jason Isaacs e Jeffrey Tambor, che si preannuncia una delle visioni più esilaranti e graffianti del festival all’ombra della Mole.

In Festa Mobile, la sezione dedicata al meglio dei festival dell’anno che volge al termine, troveranno spazio molti italiani: Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini, sull’insoddisfazione sentimentale di una generazione in cerca di un posto nel mondo; Smetto quando voglio – Ad honorem, terzo ed ultimo capitolo della scatenata saga di Sidney Sibilia sui ricercatori disoccupati; Tito e gli alieni di Paola Randi con Valerio Mastandrea e due ragazzini napoletani alle prese con i segreti della galassia nel cuore del Nevada; Balon di Pasquale Scimeca, che affronta il disperato viaggio nel mediterraneo di due giovani nigeriani.

Tra le opere più attese della sezione spiccano L’ora più buia, coinvolgente ritratto del primo ministro britannico Winston Churchill diretto da Joe Wright e interpretato da un eccezionale Gary Oldman; Mary Shelley, con la giovane e lanciata diva Elle Fanning nei panni dell’autrice di Frankenstein; Final Portrait di Stanley Tucci, con Geoffrey Rush che interpreta lo scultore italiano Alberto Giacometti; Kings con Halle Berry e Daniel Craig, sulle tensioni razziali di Los Angeles del 1992; The Reagan Show, divertente documentario su Reagan e la sua forza comunicativa.

Al TFF vedremo anche il nuovo film della grande regista francese Claire Denis, Un beau soleil interieur, ispirato a Frammenti di un discorso amoroso di Barthes e con protagonisti Juliette Binoche e Gérard Depardieu, ma anche Tesnota, dramma familiare firmato da un allievo del maestro del cinema russo Sokurov di cui si dice un gran bene. Senza dimenticare Wind River, thriller sul Mito della frontiera diretto dal sempre più maturo Taylor Sheridan e interpretato da Jeremy Runner, e Monday, storia di sette gemelle in un futuro arido e inospitale con Willem Dafoe e  Naomi Rapace nei panni delle diverse sorelle.

Tra le chicche dell’edizione n°35 una sezione speciale dal titolo Amerikana curata dalla guest director Asia Argento, che proporrà al pubblico di Torino alcuni film tra cui Paris, Texas di Wim Wenders, La ballata di Stroszek di Werner Herzog e il suo Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, per raccontare i nati più nascosti e spiazzanti degli Stati Uniti a un anno dall’elezione di Donald Trump.

Nella sezione After Hours, che ospita i film più curiosi e controcorrente: The Tokyo Vampire Hotel, miniserie di 142 minuti prodotta da Amazon e diretta dal folle e inarrestabile filmaker giapponese Sion Sono; il nuovo film da regista di James Franco, The Disaster Artist, spassosa commedia sulla Hollywood più improbabile e naïf con un attore pazzo che si crede James Dean e vorrebbe fare Shakespeare; l’italiano Riccardo va all’inferno di Roberta Torre, con Massimo Ranieri nelle vesti di uno psichedelico Riccardo III.  

Roberta Torre sarà protagonista anche dell’opening del 35° TFF. La Torre infatti curerà la regia della inaugurazione che si terrà venerdì 24 novembre alle 20.15 nell’Aula del Tempio, vero e proprio cuore del Museo Nazionale del Cinema. Quattro personaggi si alterneranno sul palcoscenico sospeso sulla rampa elicoidale: lo chef stellato Ugo Alciati, lo scrittore Luca Bianchini, il designer Chris Bangle e il musicista e produttore Max Casacci produrranno un tributo alla loro arte con una performance inedita che racconterà il rapporto con il cinema.

Per le opere più sperimentali largo invece alla sezione Onde, senza dimenticare la retrospettiva completa sul grande regista americano Brian De Palma. Il cineasta cileno Pablo Larraín sarà il presidente di giuria per il concorso Torino 35 (tra i giurati anche Isabella Ragonese e il regista Santiago Mitre, in Festa Mobile col suo ultimo La cordillera), mentre il Gran Premio Torino dell’edizione 2017, per restare in tema con De Palma, andrà al musicista Pino Donaggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA