La prossima settimana, il 30 maggio, uscirà nelle sale italiane Una notte da leoni 3, il terzo e ultimo capitolo della saga dedicata all’addio al celibato più folle del mondo. Nel nuovo film gli inseparabili Phil, Stu e Alan non sono alle prese con festeggiamenti a basa di alcool e amnesia ma sono in viaggio per accompagnare Alan all’ospedale psichiatrico a seguito della profonda crisi che la morte del padre gli ha causato. Ovviamente le cose non vanno come previsto e da semplice commissione si trasformerà in un folle on the road che porterà i tre a fronteggiare polli cocainomani, giraffe in autostrada, pericolosi criminali e il ritorno del simpatico Mr. Chow (vedi il trailer vietato ai minori e quello in italiano).
Intervistato da Collider, il trio composto da Ed Helms, Bradley Cooper e Zach Galifianakis, rispettivamente Stu, Phil e Alan, ha parlato non solo di Una notte da leoni 3 ma anche dei capitoli precedenti. Il nuovo film è stato una sorta di ritorno a casa, dopo le avventure in terra straniera, fatto di cui Ed Helms e Bradley Cooper sono grati: «Essere a Bangkok ha reso il lavoro più duro e intenso. Tornare a Las Vegas per Una notte da leoni 3, era come respirare una boccata d’aria fresca, c’era più relax e famigliarità» rivela Ed Helms.
Si è trattata quindi di una reunion a lungo desiderata e che si conclude definitivamente e malinconicamente con il terzo capitolo: «L’ultimo giorno di riprese abbiamo fatto un piccolo party sul set per celebrare la fine della saga, niente folli feste come nella pellicola». E per quel che riguarda un eventuale Una notte da leoni 4? Benché affermino con certezza che non ci sarà un sequel, i tre vorrebbero collaborare nuovamente insieme per un altro film, a patto che, come specifica Zach Galifianakis, «cambiamo genere, magari un film di astronauti, sarebbe divertente. Potremmo fare i sequel di Prossima fermata – L’inferno, Cedar Rapids o 5 giorni fuori (in cui Galifianakis interpretava uno dei protagonisti, ndr)». Che dire, un progetto sicuramente interessante: siamo sicuri che riuscirebbero a rendere divertente anche un horror o un film drammatico se ci sono di mezzo alcool, animali esotici e cinesi arrabbiati.
Fonte: Collider
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