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Tra gli stunt di Captain America: Civil War

Best Movie è stato sul set tedesco di Civil War in compagnia di Chris Evans e di buona parte del cast. Abbiamo assistito alla lavorazione di due scene d’azione e chiacchierato con l’attore protagonista. Ecco come nasce un blockbuster della Marvel

Tra gli stunt di Captain America: Civil War

Best Movie è stato sul set tedesco di Civil War in compagnia di Chris Evans e di buona parte del cast. Abbiamo assistito alla lavorazione di due scene d’azione e chiacchierato con l’attore protagonista. Ecco come nasce un blockbuster della Marvel

Una moto scura come la divisa del centauro che la guida sfreccia lungo il parcheggio sotterraneo dell’Expo Center. Intorno a lui passano rapidi vecchi taxi e auto con marmitte non catalitiche che sembrano appartenere a un’altra epoca. È così che la Marvel ha deciso di rappresentare la Bucarest di oggi, lì dove Bucky si è nascosto dopo aver riacquistato parzialmente la coscienza persa durante il lavaggio del cervello subito in The Winter Soldier. Ironia del destino (o forse no), la Romania è anche il Paese d’origine dell’attore che lo interpreta, ovvero Sebastian Stan. Ma questa è un’altra storia. La corsa in moto di Bucky dura pochi secondi. Viene girata tre volte, abbastanza per convincere Anthony e Joe Russo a dare l’ok e cominciare ad allestire il set per la scena successiva. Questa, tra preparazione e riprese è durata circa due ore. E noi lo sappiamo bene. È dalle 9 del mattino infatti che, seduti a pochi metri di distanza dalla coppia di fratelli registi, osserviamo come la Marvel stia portando l’universo degli Avenger in Europa, ovvero con una crew da un centinaio di persone (che comprende anche un vero e proprio dipartimento stuntman) composta da un mix di professionalità americane e tedesche. Questo almeno finché si girerà in Germania (oltre a Berlino è previsto un set anche all’aeroporto di Lipsia): una volta negli States si avrà a che fare solo con americani, autoctoni o d’adozione non importa.
Alla nostra destra un runner riempie i due tavoli di plastica di caraffe calde di caffè e tè, cesti di frutta e dispenser di dolciumi vari. Stan si versa un bicchiere di succo di arancia prima di allontanarsi, seguito a breve distanza da uno dei truccatori. Incrocia Chris Evans, si dicono qualcosa, poi prima di riallontanarsi si danno una reciproca pacca sulle spalle. La scena successiva vede infatti protagonista Capitan America. A un centinaio di metri di distanza, all’altezza dell’entrata nel parcheggio, si dispongono una decina di Audi nero metallizzato incolonnate su tre file. Ci viene chiesto di spostarci dietro a uno dei piloni ricoperti di tegole rosse che normalmente definiscono le diverse aree del parcheggio. «Qui dovreste stare al sicuro» ci dice l’assistente produttore che da stamattina ci fa da tutor. Una decina di metri dietro di noi, anche lui protetto da una colonna, Chris Evans sta indossando la divisa da Capitan America. Nel frattempo il rombo delle auto pronte alla partenza ricorda quello di un qualsiasi GP di Formula 1. Partono. In pochi secondi eccole correre davanti a noi e frenare improvvisamente. Sgommano, nel farlo si spostano a destra e a sinistra, avvicinandosi così tanto da farti credere che si stia per assistere a un tamponamento: la coreografia da rodeo automobilistico è perfetta. «Prova riuscita», sentenzia il capo degli stunt, lo stesso che nei precedenti Captain America faceva da controfigura ad Evans e che ora è stato promosso a coordinatore dei suoi colleghi. Si può iniziare a girare. Le macchine si ridispongono alla partenza. Partono. Frenano e sgommano, solo che stavolta lo fanno intorno al Chris Evans vestito da Capitan America che non si muove. Dalle vetture scendono una quarantina di attori vestiti da agenti del Governo… Taglio.
Meglio non dire niente di più, per non finire in zona spoiler. Siamo infatti nel bel mezzo di uno dei momenti clou di Captain America: Civil War. Steve Rogers stavolta non lotta a fianco dell’esercito a stelle e strisce, ma contro di esso. «Da militare modello, a capo dei ribelli: è sempre difficile il percorso dei veterani negli Stati Uniti» ci dirà con una battuta Joe Russo durante la pausa pranzo. In questa nuova avventura della saga Steve Rogers è infatti il leader di quei Vendicatori che non vogliono che l’autorizzazione ai loro interventi passi per il Governo. Non pensa che sia giusto e, allo stesso tempo, vuole proteggere l’amico Bucky. Contrapposta alla sua visione, c’è quella di Iron Man. I due sono i leader di altrettanti schieramenti di supereroi: Vedova Nera, Occhio di Falco, War Machine, Falcon, Scarlet Witch, Visione, Ant-Man, Pantera Nera e Spider-Man sono pronti a dividersi. Chi più, chi meno (del nuovo Uomo Ragno interpretato da Tom Holland, ad esempio, c’è poco più di un cammeo), tutti i personaggi sono impegnati a definire il proprio ruolo in un mondo che ha bisogno di capire su chi può contare e su chi no.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto:

© Marvel 2016/Zade Rosenthal/Walt Disney

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