Tutta la vita davanti: video-intervista a Micaela Ramazzotti

Introversa e timida l'attrice romana racconta come è riuscita ad "abbattere la grande muraglia» per diventare la sensuale e animalesca Sonia sotto la regia di Virzì.

“Un’amicizia che nasce dalla solidarietà di due donne sole» così Micaela Ramazzotti racconta il legame che in Tutta la vita davanti unisce Sonia, il suo personaggio, a Marta, interpretata da Isabella Ragonese. Due personalità agli antipodi: immatura, disinibita e ingenua la prima, colta e riflessiva la seconda. Ad accomunarle “l’anima generosa» in un mondo che con loro non lo è affatto e la necessità di fare fronte comune per riuscire ad andare avanti. In mezzo a loro un’altra piccola donna, Lara, la figlia sveglia e mansueta di Sonia, che “sceglie” Marta come baby sitter e vive in simbiosi con un cellulare che funge da cordone ombelicale con la giovane e scapestrata madre, che la sera la saluta con un vibrino della buona notte. Ha inizio così la convivenza tutta al femminile tra queste due donne, che diventano anche colleghe al call center e amiche nella vita. Del personaggio così estremo di Sonia, Micaela racconta: “è entrato con irruenza dentro di me. Ho dovuto buttare giù la grande muraglia per calarmi in questo personaggio così diverso da me. Sonia ha un rapporto molto libero con il suo corpo, è sensuale ed estroversa». Della scena in cui recita in un nudo integrale al cospetto del sindacalista Conforti, interpretato da Valerio Mastandrea, Micaela dice: “Ho capito che non poteva essere che così. Quella è proprio la scena chiave del personaggio, perché ti fa capire quant’è tenero e fragile». E Valerio Mastandrea? Sentite come ha reagito…

Guarda l’intervista a Isabella Ragonese
Guarda l’intervista a Paolo Virzì

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