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Tutti i film in uscita da venerdì 24 aprile

Uno spaccato sulla condizione attuale dei trentenni italiani, tra precarietà sentimentali e lavorative. È Generazione mille euro, commedia di Massimo Venier che mescola risate e amarezza

Tutti i film in uscita da venerdì 24 aprile

Uno spaccato sulla condizione attuale dei trentenni italiani, tra precarietà sentimentali e lavorative. È Generazione mille euro, commedia di Massimo Venier che mescola risate e amarezza

Generazione mille euro:  Instabili al lavoro e nei sentimenti. Sono i trentenni di oggi, raccontati da Massimo Venier (regista di quasi tutti i film di Aldo Giovanni e Giacomo) in Generazione mille euro (01 Distribution, 275 sale), commedia che gioca sul filo della comicità e dell’amarezza per fornire uno spaccato attuale del mondo dei precari in Italia. Liberamente ispirato all’omonimo libro di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa (Rizzoli) e prodotto dai figli di Sergio Leone, Andrea e Raffaella, insieme a Rai Cinema, il film si inserisce nel filone di pellicole che raccontano le difficoltà legate al mondo del lavoro della nostra epoca, come Tutta la vita davanti di Virzì, e, uscito soltanto settimana scorsa, Fuga dal call center di Federico Rizzo. Protagonista qui è Matteo (Alessandro Tiberi), un giovane matematico adattatosi a lavorare nel marketing di una grande azienda per poco più di 900 euro al mese. Piantato in tronco da uno dei suoi due coinquilini, e dalla fidanzata (Francesca Einaudi) dovrà barcamenarsi tra affitti da pagare, buchi nel pavimento, e due donne diversissime tra loro ma altrettanto desiderabili, interpretate da Carolina Crescentini e Valentina Lodovini. Nel cast anche Paolo Villaggio, nei panni di un professore di matematica a un passo dalla pensione.

Houdini – L’ultimo mago: Dopo The Prestige di Christopher Nolan e The Illusionist di Neil Burger il cinema torna a farsi affascinare dal tema dell’illusionismo. E lo fa portando sul grande schermo uno dei più famosi illusionisti al mondo con Houdini – L’ultimo mago (Eagle Pictures, in 188 copie), sul Henry Houdini, celebre per le sue fughe impossibili e qui interpretato da Guy Pierce. Tra realtà e finzione la regista australiana Gillian Armstrong (Charlotte Gray, Piccole Donne) sceglie la strada del dramma romantico e ambienta la storia a Edimburgo nel 1926, all’inizio del tour mondiale del mago. Nella città scozzese Houdini decide di offrire 10.000 dollari di ricompensa a chiunque riesca a metterlo in contatto con la madre morta. A farsi avanti è un’avvenente truffatrice che ha le fattezze di Catherine Zeta Jones e con il quale lui intesserà un rapporto pericoloso e complicato.

Le avventure del topino Despereaux: Dopo Giù per il tubo (2006) il regista inglese Sam Fell torna a parlare di roditori con Le avventure del topino Despereaux (Universal, in 103 sale), film d’animazione ispirato al libro omonimo di Kate DiCamillo che ha per protagonista il piccolo Despereaux Tilling, un “topo fuor d’acqua”, pieno di coraggio e voglia d’avventura e nato in un mondo pieno di paura. Un topino che invece di rosicchiare i libri preferisce leggerli e che a causa delle sue trasgressioni viene bandito da Mouseworld e relegato nel tetro Ratworld, dove farà la conoscenza di un altro esiliato il ratto Roscuro. Una storia di coraggio, perdono e redenzione in cui una minuscola creatura insegnerà a un regno intero che quello che sembri non è uguale a quello che sei…

RocknRolla: Guy Ritchie, attualmente impegnato con la post-produzione dell’atteso Sherlock Holmes, torna al “suo genere”, dopo la parentesi romantica di Travolti dal destino, con l’action-thriller RocknRolla (Warner Bros., 137 gli schermi). L’ormai ex marito di Madonna, nato e cresciuto a Londra, punta l’obiettivo sui cambiamenti della sua città e sul fenomeno della nuova criminalità proveniente dall’Est-Europa per quello che, stando alle sue ultime dichiarazioni, sarà il primo film di una trilogia dedicata alla mala londinese. Protagonisti Gerard Butler, nei panni dell’infimo malvivente One Two e Tom Wilkinson, in quelli di un temuto gangster della vecchia guardia.

Earth – La nostra terra: È già in sala da ieri, distribuito in occasione dell’Earth Day (il giorno dedicato alla salute del nostro pianeta)Earth – La nostra terra (Walt Disney, su 80 schermi) il primo documentario del nuovo brand Disneynature che conterà altre 7 pellicole. Catturate dall’obiettivo di Mark Linfield, che ha collaborato con BBC Natural History Unit, le meraviglie e i miracoli della natura prendono vita in alta definizione, mostrandoci paesaggi incantevoli del nostro pianeta attraverso gli occhi di una famiglia d’orsi polari, di un branco d’elefanti e di una balena megattera insieme al suo cucciolo appena nato. Per lasciarsi incantare ancora una volta dalla magia mozzafiato di Madre Natura.

Fuori menù: Sugli schermi questo fine settimana anche la commedia sentimentale spagnola Fuori menù (Bolero Film, su 99 schermi) diretta dall’esordiente Nacho García Velilla, già creatore della fortunata serie tv, esportata anche in Italia, Un medico in famiglia. Affrontando il tema caldo nella Spagna di Zapatero dell’omosessualità, Fuori menù riflette sugli estremi di chi mantiene un pensiero più conservatore e chi sostiene le scelte più liberali sull’argomento. Protagonista è Maxi, chef ossessionato dalla stella Michelin ancora mancante al suo ristorante, che vive la sua omosessualità in modo orgogliosamente sfacciato. A prestargli il volto è Javier Cámara, il Benigno di Parla con lei e il travestito de La mala educacion.

Tulpan – La ragazza che non c’era: Un viaggio nella steppa kazaka ci è offerto da Tulpan – La ragazza che non c’era (Bim, su 25 schermi) di Sergey Dvortzevoym, premiato per il film nella sezione Un Certain Regard al passato Festival di Cannes. Cornice della storia è l’Asia post sovietica, dove prende vita la vicenda di Asa, nomade che, tornato dal servizio militare, deve riuscire a trovar moglie, proprio come è richiesto a ogni pastore che si rispetti. L’oggetto delle sue attenzioni però, la giovane Tulpan, lo rifiuta a causa delle sue grandi orecchie a sventola. Dal momento che senza moglie un pastore non può stare l’alternativa del ragazzo diventa abbandonare la steppa per avvicinarsi alla città.

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